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Intervista a Verstappen, pronto alla sfida del Mondiale F1

Max Verstappen

 Max Verstappen ha parlato del nuovo Mondiale F1. Tra nuovo regolamento e obbiettivi per il 2018, sono molti i temi toccati dal giovane pilota olandese nell’intervista esclusiva rilasciata attraverso Red Bull.

Dopo la pausa invernale, Max Verstappen si presenta riposato e carico alla sua terza annata nel circus, segnata da tante novità, soprattutto regolamentari. Come l’Halo, il sistema di protezione della testa dei piloti già nel mirino delle critiche per la sua presenza giudicata “ingombrante” (9 kg di peso). Anche Verstappen si è unito al coro dei detrattori definendolo, senza mezzi termini, “orribile” e aggiungendo “non ho proprio voglia di vederlo”. Il limite dei tre motori utilizzabili durante la stagione è invece ritenuto una “grande sfida”.

Alla domanda se le regole introdotte lo scorso anno abbiano migliorato le corse, il pilota della Red Bull se la cava così. “Era molto meglio guidare la macchina, molto più divertente e un po’ più difficile da superare – afferma l’olandese figlio d’arte – le macchine sembrano più aggressive. Dobbiamo trovare un modo per non essere così dipendenti dagli alettoni anteriori e creare un po’ più di grip. Mi piace davvero guidare le macchine che abbiamo ora”.

Talento discontinuo e irriverente.

“Le novità introdotte non intaccheranno le metodologie di allenamento”, dice il più giovane vincitore di un GP di F1. Che riparte dal sesto posto del 2017, ottenuto dopo un’annata dai due volti. Deludente per larghi tratti, con sette ritiri complessivi in 14 gare.

Nel finale di stagione Verstappen ha dato prova del suo talento cogliendo due vittorie in Malesia e in Messico. Non a caso definite dal pilota Red Bull, due tra i momenti salienti dello scorso anno. Insieme al Gp di Austin, negli Stati Uniti, dove ha lottato per il podio, dopo essere partito dalle retrovie. Una rimonta che l’avrebbe portato fino al terzo posto, se non fosse per la penalità inflittagli dai giudici per un sorpasso avventato ai danni di Kimi Raikkonen.

Perché Verstappen è questo: prendere o lasciare. Talvolta incosciente ma di sicuro non ha timori reverenziali e in pista ci sa fare. Da ricordare, che ha solo 20 anni e ampi margini di miglioramento.

Un pilota ossessionato dalla vittoria.

“Perdere è per tutti la cosa peggiore”. Un concetto basico dell’intervista a Verstappen per descrivere la sua fame di vittoria, assolutamente intatta, a giudicare dalle sue parole. “Non ho bisogno di obiettivi particolari per motivarmi perché ogni gara è una possibilità di vincere – continua il pilota della Red Bull alcuni tracciati sono migliori per noi rispetto ad altri, ma è quello che dobbiamo scoprire con la nuova macchina”. La RB14. Se basti a battere le Ferrari e oggi soprattutto le Mercedes plurititolate, le principali antagoniste per il titolo, Verstappen non si sbilancia. Ma afferma: “In generale spero che la macchina sia veloce e competitiva dall’inizio della stagione, in modo da non dover rincorrere come abbiamo fatto l’anno scorso. Per prima cosa dobbiamo cominciare nel miglior modo possibile. Non sapremo dove siamo realmente fino ai test, e poi capiremo a che punto è lo sviluppo.

L’importante è rimanere con i piedi per terra, lo avverte il padre Jos. “Altrimenti ci sarà lui ad assicurarsi che ci torni”, conclude con un pizzico di ironia Max Verstappen. Ora lo attende la stagione in cui cercherà la definitiva consacrazione tra i big.

Redazione MotorAge.it

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