MotorAge New Generation

Alpine A110 première Edition: come prima, più di prima

Impressioni di guida

Degna erede dalla sua illustre e omonima progenitrice, la nuova sportiva di Dieppe è un vero e proprio inno alla bella guida.

Nessun’altra come lei

Diciamo subito che la nuova Alpine A110 rappresenta il meglio della guida sportiva nel proprio segmento, senza temere confronti di alcun genere. Infatti, sono sufficienti poche curve per rendersi conto di un assetto eccezionale, con limitatissimi coricamenti laterali, assenza di beccheggio e un comportamento piacevolmente neutro. Il tutto accompagnato da uno sterzo preciso e sincero, lontano mille miglia dagli “isterismi” del comando che equipaggia l’Alfa 4C, una delle concorrenti principali. In sostanza la rinascita dell’Alpine A110, dopo oltre quarant’anni di assenza, non è una semplice operazione nostalgia ma un saggio delle grandi capacità tecniche e ingegneristiche della Renault.

Le capacità della Alpine A110  hanno permesso di creare una sportiva con motore posteriore centrale e trazione sulle ruote dietro, caratterizzata inoltre dal meglio in termini sospensivi: doppi triangoli sovrapposti anteriormente e posteriormente. In dettaglio, nella guida in pista, la modalità Sport effettua alcuni tagli di alimentazione quando si esagera con l’acceleratore in curva, mentre inserendo il setup Track i controlli divengono assai meno invasivi. Disinserendo completamente ASR ed ESP il sovrasterzo di potenza affiora senza tanti complimenti, ma è un gioco da ragazzi riprendere la traiettoria appropriata con controsterzi mirati.

Motore potente e peso contenuto

Dal punto di vista prestazionale, l’ Alpine A110 fa segnare 4”5/10 nell’accelerazione 0-100 km/h a fronte della velocità massima autolimitata a 250 km/h. Performance eccellenti, rese possibili sia dal motore 1.8 turbo a benzina erogante 252 CV a 6.000 giri/min., sia dal peso di appena 1.103 kg. Quanto al comportamento del propulsore, la spinta è forte e immediata a partire dai 2.000 giri/min. e si mantiene costante, senza particolari picchi stile “turbo vecchia maniera” fino a 6.000 giri/min. Oltre questo regime è inutile andare, poiché il rendimento cala in modo sensibile. Molto bello il sound che, magia dell’ingegneria acustica, ricorda molto da vicino quello dell’Alpine A110 originaria.

Cambio puntuale e veloce

Chi si aspettava un cambio manuale vecchio stile rimarrà deluso, ma vi possiamo assicurare che non se ne sente minimamente la mancanza. Infatti, l’ Alpine A110 è equipaggiata con un sistema automatico a doppia frizione a 7 rapporti, con modalità manuale velocissima sia in salita di rapporto che in scalata. Il tutto gestibile in modo pratico dai paddle fissi al piantone. Inoltre, con il setup manuale inserito vengono inibiti sia i passaggi automatici alla marcia superiore, sia le scalate al completo affondo dell’acceleratore. Impeccabili, infine, i freni dalla potenza straordinaria e praticamente instancabili anche dopo parecchi giri in pista. E il bello è che una volta usciti dal circuito, si può guidare con nonchalance nella massima tranquillità. E a quel punto l’Alpine A110 svela un’inaspettata quanto gradita anima granturismo.

Gian Marco Barzan

Exit mobile version