In attesa della prossima generazione a motore centrale, la Corvette ZR1 viene svelata nella configurazione convertible più potente e veloce di sempre.
Presentazione al Salone di Los Angeles
La Chevrolet ha svelato, al Salone di Los Angeles, la Corvette ZR1 Convertible. “Cuore pulsante” di questa straordinaria supercar americana è il V8 cross plane 6,2 litri, sovralimentato mediante compressore volumetrico Eaton, erogante la bellezza di 755 CV e la coppia massima pari a 969 Nm. Secondo la Chevrolet, la ZR1 Convertible riprende lo spirito dell’indimenticata ZR1 del 1970. Modello che all’epoca sorprese positivamente per le performance all’altezza di molte concorrenti europee. Quanto al prezzo, l’ultima nata tra le Corvette sarà in vendita dalla prossima primavera a 124.995 dollari, 105.703 euro al cambio attuale. Certo un valore elevato, ma comunque concorrenziale se rapportato alla potenza e alle prestazioni in gioco.
Scatto da dragster e velocità aeronautica
La Corvette ZR1 Convertible, dotata tra l’altro di una capote a scomparsa azionabile fino a 48 km/h, sfoggia le medesime soluzioni tecniche della configurazione Coupé da cui deriva. Infatti, come avviene per quest’ultima, l’accelerazione 0-100 km/h si svolge in circa 3 secondi, mentre la velocità massima è di 320 km/h. Valore che sale fino a ben 341 km/h optando per il pacchetto “aero” che migliora il coefficiente cx della vettura. Dal punto di vista della trasmissione, ferma restando la trazione posteriore, due sono le possibilità per il cambio: manuale a 7 rapporti, oppure automatico a 8 marce (una prima assoluta sulla Corvette ZR1).
La vettura è stata svelata da Mark Reuss, vice presidente esecutivo di Chevrolet, il quale ha dichiarato: “La nuova Corvette ZR1 convertible è una supercar sotto tutti i punti di vista. Pochi altri modelli possono sfidarla per potenza e velocità”. Dunque, la Corvette ZR1 rimarrà in produzione per un paio d’anni e verrà affiancata dalla Corvette a motore centrale di prossima generazione. Un’ideale passaggio di consegne graduale che ha pochi precedenti nella storia dell’automobile e molto, molto fascino.
La redazione
