MotorAge New Generation

Alfa Romeo Stelvio 2.0 Turbo Benzina 200 CV

Impressioni di guida.

Con una motorizzazione ancora lontana dal famigerato superbollo, il SUV del Marchio milanese mantiene alte le performance. E la tenuta di strada è quella eccezionale di sempre.

Che sprint il motore!

Accelerazione 0-100 km/h in 7”2/10 e velocità massima di 215 km/h costituiscono le prestazioni principali dell’ Alfa Romeo Stelvio 2.0 Turbo Benzina 200 CV. Merito del motore grintoso a ogni regime, associato al peso a vuoto di appena 1.660 kg. E che la scelta dell’unità da 200 CV non rappresenti affatto un ripiego rispetto alla versione da 280 CV, è evidente alla prima accelerata. Infatti, il propulsore progettato e realizzato interamente da Alfa Romeo prende i giri che è un piacere, accompagnato da un turbocompressore praticamente esente da ritardi di risposta.

Il tutto accompagnato da un sound sportivo che, per via dei controalberi di equilibratura, ricorda moltissimo l’Alfa Twin Spark 16V adottato in passato da parecchi altri modelli di Arese. Peccato solamente che il nuovo Turbo Benzina, realizzato completamente in alluminio, abbia un allungo tutto sommato limitato. Al riguardo, il limitatore entra in funzione ad appena 5.500 giri/min., con buona pace degli Alfisti che amano tirate sul filo dei 7.000.

Il propulsore è ben sostenuto dal cambio automatico ZF a 8 rapporti. Quest’ultimo vanta un setup manuale “da manuale”, inibendo sia le scalate al completo affondo dell’acceleratore che il passaggio automatico ai rapporti superiori. Senza dimenticare la praticità dei paddle fissi al piantone e della leva centrale (che va tirata per salire di marcia e spinta per scalare).

“Va da Giulia”

Nonostante l’altezza sensibilmente superiore, l’Alfa Romeo Stelvio ha un comportamento sulle curve che ricorda molto da vicino quello della Giulia. In sostanza, complici le raffinate sospensioni anteriori a quadrilateri deformabili e posteriori Alfa Link®, la trazione Q4 che in condizioni normali invia il 100% della coppia al retrotreno (salvo trasferirne una parte davanti secondo le situazioni contingenti) e la distribuzione dei pesi di 50:50, gli inserimenti in curva avvengono alla “velocità del pensiero”. Inoltre, si possono disegnare traiettorie perfette senza che compaia il sottosterzo lungo tutto l’arco della curva, accompagnati dallo sterzo più diretto della categoria (anche se un po’ leggero).

Last but not least, il “nostro” esemplare è equipaggiato dalle sospensioni a controllo elettronico. Quindi, rispetto agli Stelvio provati in precedenza il rollio e il beccheggio appaiono ridotti ai minimi termini. In sostanza, Alfa Romeo Stelvio è un SUV piacevolissimo da guidare. Brillante anche in questa motorizzazione Turbo Benzina da 200 CV e realizzato con criteri di alta qualità. Gli unici difetti riscontrati sono la visibilità posteriore scarsa (ma i sensori di parcheggio aiutano parecchio) e l’impossibilità di disinserire completamente l’ESP. Fattore francamente inspiegabile su un’Alfa Romeo di gran razza come questa, caratterizzata da un assetto best in class.

Gian Marco Barzan

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