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Range Rover Velar D-240 R Dynamic HSE: SUV aristocratico

Impressioni di guida

Il nuovo modello si colloca a metà strada tra il Range Rover Evoque e lo Sport. Velar dimostra un comportamento ineccepibile sia su strada che nelle condizioni off road.

Sotto sotto c’è l’F-Pace

Nel realizzare il Range Rover Velar i progettisti di JLR hanno scelto la piattaforma del Jaguar F-Pace, primo SUV nella storia della Casa di Coventry. Tale struttura è realizzata per l’80% in alluminio, a pieno beneficio del contenimento del peso come dimostrano i 1.836 kg della variante D-240R protagonista di questo servizio. Molto simili a quanto proposto dall’F-Pace anche le sospensioni. Infatti, il Velar propone l’avantreno a doppi quadrilateri deformabili in alluminio con molle elicoidali (optional quelle pneumatiche), nonché il retrotreno multilink a quattro bracci e mezzo costruito totalmente in lega leggera. Focalizzando il discorso sulle molle ad aria, queste permettono di variare l’altezza da terra incrementandola di 46 mm in modalità Off-road. Superati i 105 km/h, invece, il corpo vettura si abbassa di 10 mm per meglio affrontare le curve e nel contempo favorire l’aerodinamica.

Trazione integrale intelligente

Come da tradizione Land Rover anche il Range Rover Velar propone il meglio in termini di trazione integrale. Infatti, quest’ultima è costituita da un gruppo di rinvio che comprende una frizione multidisco controllata elettronicamente. La distribuzione della coppia tra i due assali è attuata costantemente mediante i dati provenienti da specifici sensori. Sensori che si occupano sia del comportamento dinamico, sia dell’aderenza degli pneumatici. Degni di nota pure l’All terrain progress control (un cruise control funzionante da 3,6 a 30 km/h), nonché il Low traction launch che facilita al massimo le partenze su fondi scivolosi.

All’atto pratico, il Range Rover Velar si è dimostrato molto a suo agio nei percorsi off road di un certo impegno, dando sempre al guidatore la rassicurante sensazione di avere tutto perfettamente sotto controllo. Non di meno è il comportamento su strada che, pur non raggiungendo le vette di sportività proprie del “cugino” F-Pace, dimostra una buona agilità nelle curve anche se talvolta l’ESP è fin troppo solerte. Poco progressivo, infine, lo sterzo e francamente non all’altezza del comando che equipaggia il SUV Jaguar, ma si riscatta in termini di giusta leggerezza.

C’è tanto motore

Il propulsore della versione provata è il 4 cilindri turbodiesel Ingenium da due litri, sovralimentato mediante due turbocompressori. Unità erogante la potenza record pari a 240 CV e la coppia massima di 500 Nm. Certo, non avrà il comportamento “vellutato” di un V6, ma in compenso tale motore riduce al massimo le vibrazioni grazie all’impiego dei controalberi di equilibratura. Infine, la spinta è forte e costante e, complice il rapido e onnipresente cambio automatico ZF8, l’accelerazione 0-100 km/h si compie in 8” netti. Le riprese, poi, sono al livello di diverse granturismo d’impostazione sportiva.

Stile non convenzionale

La linea del Velar si discosta in modo piuttosto evidente dagli altri Range Rover, abbandonando le spigolosità che tanto piacciono agli appassionati a favore di forme più morbide. La “parentela” Jaguar è evidente nel taglio del terzo finestrino, mentre frontale e “lato B” sono allineati indiscutibilmente al canonico look Land Rover. Due parole, infine, sull’abitabilità che è eccellente per cinque persone e riguardo la qualità percepita. Qualità semplicemente ineccepibile e perfino superiore a quanto proposto dal Jaguar F-Pace, ancora lui!

Gian Marco Barzan

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