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Silk Way Rally 2017: corsa nell’est infinito

 Quattordici tappe da Mosca a Xi’An portano il Silk Way Rally lungo quasi 10 mila km fra Russia, Kazakistan e Cina.

Silk Way Rally è il challenge off-road dedicato ad auto e camion (dal 2018 anche alle due ruote). La settima edizione prende il via il 7 luglio dall’immensa cornice, patrimonio mondiale Unesco, della Piazza Rossa di Москва.

Due settimane più tardi, il 22 luglio, gli equipaggi raggiungeranno la città fortezza di Xi’An. Un altro luogo particolare, antica capitale della Cina e punto di partenza della celebre Via della Seta.

Con un itinerario in parte inedito per il 2017, il Silk Way si presenta come un importante evento del panorama motoristico e rally-raid mondiale. Ecco perché il prestigioso “parterre” di team internazionali renderà la gara una specie di show mediatico (trasmesso in 196 paesi).

Luc Alphand, addetto alle relazioni con i concorrenti e ambasciatore del SWR, ha ben colorato l’avvenimento. “Ancora più dello scorso anno, questa edizione del rally darà agli appassionati la possibilità di sognare. Le grandi dune del deserto del Gobi, le tappe di Dunhuang e d’Alashan Youqi e le ultime speciali sino a Xi’An manterranno alta l’adrenalina dei piloti. E’ un’avventura umana prima ancora che una competizione sportiva. Uno di quegli eventi che ti fa dire con orgoglio wow, io c’ero!. Dal punto di vista tecnico abbiamo cercato di ridurre al minimo i trasferimenti disegnando speciali varie per tipologia di terreno. La guida, così come la navigazione, sarà una componente fondamentale di questo grande viaggio”.

Rally Raid con campioni.

Ad affrontarsi in questa sfida che riunisce il meglio dei rally raid africani e di quelli asiatici non mancheranno grandi nomi. Ad iniziare, fra i piloti auto, da quelli del team Peugeot Total che schiererà allo start tre grandi campioni. Despres, Loeb e Peterhansel hanno in affido il volante delle nuove 3008 DKR Maxi “rivisitate” dopo la Dakar in terra sudamericana.

Pronte alla battaglia anche le Mini del Team X-Raid. Mini in cerca di riscatto dopo la Dakar. Si diceva che l’anno prima le auto fossero arrivate al culmine dello sviluppo e ogni intervento non poteva portare vantaggi, anzi. A voler dare una risposta è innanzitutto il pilota guida del team, Sven Quandt: il saudita proveniente dal mondo WRC. Poi Yazeed Al Rahji, che vorrebbe confermare la prestazione (secondo assoluto) dello scorso anno. Il giovane compagno di squadra, l’americano Bryce Menzies, promette spettacolo, forte anche del record del mondo conquistato nel salto in lungo in 4×4 (15 metri).

E poi ancora l’equipaggio Vasilyev-Zhiltsov (vincitore dell’Africa Eco Race 2017) con G Energy Team. Il cinese Zhou Yong siederà invece a bordo della Toyota preparata dalle officine della Overdrive. Allo start del SWR anche un nuovo costruttore cinese, Baicmotor Racing Team, che metterà in pista, pare, 2 vetture: oltre al francese Christian Lavieille, anche il pilota Lu Binglong.

Battaglia anche tra veicoli di serie.

In T2, fra i veicoli di serie, ecco affrontarsi la vettura del Team Toyota Autobody con il driver Akira Miura e quella dell’australiano Adrian di Lallo, su Isuzu, al suo secondo Silk Way. Dello spettacolo fanno parte anche Miroslav Zapletal con Hummer Evo 3, Frédéric Chavigny su Nissan, Balazs Szalay su proto Opel e l’italiano Eugenio Amos sul buggy 2 Wheel Drive. In T3 bagarre assicurata infine fra i Polaris del Team Extreme Plus di Marco Piana e gli SSV russi del Team Suprotec.

Nella categoria Truck, Gérard De Rooy siederà dietro il volante del nuovo performante Powerstar del Team Petronas De Rooy Iveco. Con il pilota olandese scenderanno in pista anche Arthur Ardavichus e Anton Van Genugten. Tra gli sfidanti, il Mammoet Riwald Rally Sport con tre Renault guidati da Martin van den Brink, Pascal de Baar e Gert Huzink. Tre camion anche per i bielorussi del Team Maz Autosport (Siarhei Viazovich, Aliaksei Vishneuski e Alexsandr Vasilevski).

Il marchio Tatra sarà rappresentato da 2 team differenti ma entrambi provenienti dalla Repubblica Ceca: Instaforex Loprais Team (driver Ales Loprais) e Tatra Buggyra Racing (Martin Kolomy). Qualisport schiera invece il pilota ungherese Miklos Kovacs sul nuovo DAF, mentre il giapponese Teruhito Sugawara sarà alla guida del suo camion ufficiale Hino.

Quattro truck per l’armata Kamaz Master. Sfida interessante nella stessa equipe di Naberejnye Tchelny fra il detentore del titolo Airat Mardeev e i suoi compagni di squadra Eduard Nikolaev (vincitore dell’ultima Dakar), Anton Shibalov e Dmitry Sotnikov.

Dal Cremlino all’Esercito di Terracotta.

Dopo la partenza da Mosca, ai piedi del Cremlino, il Silk Way Rally farà tappa a Tcheboksary, Ufa, Kostanai, Astana, Semey, Urdzhar e Karamay. Questo prima di raggiungere Urumqi, oasi fra i monti del Tian Shan Bogdo e il Lago Salato, per il giorno di riposo. Dalla grande metropoli dell’Asia centrale, la gara riprenderà il suo percorso in direzione di Hami, Dunhuang, Jiayuguan, Alashan e Zhongwei per concludersi nella terra dell’Esercito di Terracotta, Xi’An, che ospiterà il podio finale e le premiazioni. Informazioni su www.silkwayrally.com .

 Sonja Vietto Ramus – Foto @silkwayrally

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