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La prima volta di Bottas: sfuma la doppietta Ferrari

 Il colpaccio di Bottas con la Mercedes fa sfumare “l’uno due” delle Ferrari, pensabile dopo la prima fila in qualifica. Vettel secondo, Raikkonen terzo in Russia. Il tedesco comanda la classifica.

La prima volta non si scorda mai e quella di Valtteri Bottas non fa eccezione. A Sochi, in Russia, il finlandese della Mercedes Petronas ha conquistato il primo successo in carriera in Formula 1 dopo 80 gare nel circus passati ad inseguire il sogno di salire sul gradino più alto del podio.

Una giornata certo da ricordare per l’erede di Nico Rosberg e, a volerla leggere con il senno di poi, un leggero amaro in bocca per le Ferrari dopo le strepitose qualifiche che avevano fatto sognare i tifosi con entrambi i suoi alfieri in prima fila. Il secondo posto di Sebastian Vettel e il terzo di Kimi Raikonnen rafforzano comunque il senso di una stagione partita con il piede giusto e di un team anche mentalmente pronto a giocare da protagonista fino alla fine.

La Scuderia di Maranello può vedere il bicchiere mezzo pieno con Vettel che consolida il suo primato in classifica davanti a Lewis Hamilton, lui sì lo sconfitto di giornata con una medaglia di legno che suona come una battuta d’arresto.

Più del quarto posto, pesa per l’inglese il non essere mai stato in lizza per la vittoria, sempre in ritardo rispetto alla Ferrari come nei confronti del suo neo compagno di squadra, il quale ha vinto come spesso è solito fare l’ex campione iridato, ovvero scattando davanti a tutti al via e gestendo con il sangue freddo la tattica degli inseguitori. Se il Mondiale ha acquistato con Bottas un altro protagonista (con la monoposto che si è trovato, però…) o almeno un arbitro nella lotta per il titolo lo appureremo presto.

Intanto Hamilton in questi due giorni è sembrato la controfigura di se stesso, forse anche disorientato dalle prestazioni del pilota considerato teoricamente la guida numero del team Mercedes Petronas. Ma il britannico può cambiare volto velocemente.

 Fulmine in partenza, scienziato in gara.

Cruciale lo scatto al via fulminante di Bottas che ha bruciato subito al via le Ferrari e poi si è limitato a contenere i tentativi di rimonta dei rivali. Al ventesimo giro (al rientro della safety car dopo l’incidente tra Grosjean sulla statunitense Haas e Palmer con la Renault Sport), il vantaggio era di 5” su Vettel e 10” su Raikonnen mentre Hamilton veleggiava lontano di 14”: numeri abbondanti che rendono l’idea deil tipo di gara visto in Russia. 

Vettel con le ultrasoft ha comunque rosicchiato decimi al finlandese avvicinandosi a soli 2”5 di distacco, ma la scientifica gestione di Bottas (e un’incomprensione con Massa nel traffico dei doppiaggi – con tanto di dito medio rivolto al pilota della Williams -) hanno impedito al tedesco sulla Rossa di giocarsi al meglio le possibilità per una volata finale.

Poco male: il vantaggio su Hamilton da parte di Vettel è adesso di 13 lunghezze dopo quattro gare di un Mondiale che ormai sembra incardinato sui binari del duello tra Ferrari e Mercedes.

La terza forza del campionato, la Red Bull Infiniti, porta a casa soltanto un quinto posto con Verstappen, giunto al traguardo un minuto dopo Bottas. La monoposto di Ricciardo va invece in fumo dopo pochi giri mentre è da dimenticare ancora una volta la prova di Lance Stroll che non riesce a terminare ancora una gara. Giornataccia anche per Fernando Alonso, ritiratosi addirittura nel giro di formazione: la 500 Miglia di Indianapolis in programma questo mese potrà forse restituire qualche stimolo in più all’ex campione del mondo e magari indirizzare le scelte professionali future. Completano la top 10 Perez, Ocon, Hulkenberg, Massa e Sainz.

Andrea Sicuro

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