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Revisione auto: le nuove regole

Dal 2018 cambia la normativa. Tra le novità importanti della nuova revisione auto, anche un certificato che garantisce i km percorsi.


La revisione periodica obbligatoria dell’automobile verrà modificata a causa di una nuova riforma. Infatti, la direttiva europea stabilisce il nuovo Certificato di revisione, un documento che contiene i dati rilevati in sede di controllo, di cui uno di quelli più importanti è relativo al chilometraggio del veicolo.

Cosa cambia

La nuova norma sulla revisione auto vuole sostanzialmente tutelare i consumatori prevenendo i casi di frode nella compravendita di auto usate, attraverso l’indicazione chiara dei chilometri percorsi.
Per le effettuare le verifiche è sufficiente scegliere il tipo di veicolo e inserire il numero di targa. Il sistema preposto mostrerà la data e l’esito della revisione, insieme al numero dei chilometri. Con questo metodo sarà possibile cautelarsi dalle truffe degli imbroglioni che vendono un’auto usata a un prezzo più alto intervenendo sul contachilometri in modo che la macchina mostri una percorrenza più bassa rispetto ai numeri reali. La registrazione della percorrenza del veicolo (chilometraggio percorso), è già un obbligo di legge ma con la nuova norma diventa più controllabile.
Il Certificato di revisione, responsabilizza sia il centro revisioni che il proprietario dell’auto in modo più severo rispetto allo stato del veicolo. A questo proposito è prevista l’attività di ispettori, con poteri di controllo, che verificheranno anche se il centro revisioni ha inserito il dato corretto nel Portale dell’automobilista.

La frequenza delle revisioni

Il responsabile del settore auto dell’Unione Nazionale Consumatori Raffaele Caracciolo ha dichiarato: ”questa direttiva europea stimola gli Stati membri dell’Unione a migliorare le revisioni periodiche dei veicoli con regole più severe sia per il personale che effettua gli interventi sia per il proprietario dell’auto che diventa garante dello stato della sua vettura”.

Infatti, nella nuova norma per la revisione auto, anche se rimane invariata la frequenza della revisione con i soliti 4 anni dalla prima immatricolazione e successivamente ogni 2 anni, è a discrezione degli stati membri la possibilità di aumentarne la frequenza per veicoli incidentati, alterati o modificati al momento del passaggio di proprietà. La stessa facoltà si applica anche ai veicoli che abbiano superato i 160.000 Km.

C’è un punto debole

La nuova normativa europea offre anche vantaggi per la sicurezza stradale  sulle vetture con diverse migliaia di chilometri che, in fatto di manutenzione necessitano di maggiori controlli per limitare la possibilità che vengano coinvolti in incidenti stradali. Rimane però un punto debole dovuto al fatto che il servizio del Portale dell’automobilista opera solo per le auto più vecchie di 4 anni, cioè dalla scadenza per la prima revisione obbligatoria, e il numero di chilometri si riferisce al momento della revisione. Questo lascia spazio a “furbetti” che vendono la vettura prima dei quattro anni a quali rimane la possibilità, senza alcun controllo, di abbassare il chilometraggio del mezzo truffando così all’acquirente.
Il provvedimento seguirà la ricezione della direttiva europea 2014/45 da parte dello Stato Italiano entro il 20 maggio prossimo. Le disposizioni dovranno essere operative esattamente un anno dopo, dal 20 maggio 2018.

La redazione

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