MotorAge New Generation

Auto incomprese e oggi tra le più ricercate

A volte il successo arriva fuori tempo. 10 auto rivalutate

Sono auto del passato dai nomi famosi, che non hanno avuto un successo immediato, ma si sono rivalutate nel tempo. Come se solo il tempo fosse riuscito a farne comprendere il lato migliore. Dieci modelli con storie problematiche alle spalle, paradossalmente diventati oggi ben più apprezzati e ricercati secondo l’analisi che AutoScout24 ha condiviso con la redazione di MotorAge.

Valutando l’interesse degli utenti cybernauti, il risultato che ne esce è una curiosa classifica, che raccoglie una decina di auto emblematiche riguardo al fenomeno. Ecco quali sono, e il loro prezzo medio attuale.

Supercar, la passione le porta ai vertici

Il podio è occupato da tre supercar d’autore, due delle quali marchiate con il Cavallino Rampante.

Prima, al vertice assoluto, la Ferrari Mondial nella sua prima edizione. La Mondial 8 del 1980 non convinse per l’immagine poco incisiva e per le prestazioni non abbastanza elitarie per una sportiva di lusso. Neppure il rilancio con la Quattrovalvole riuscì a cancellare i ricordi dell’originale. Eppure la quattro posti disegnata dalla Pininfarina era ingegnosamente acuta nel combinare praticità e potenza. Oggi, con quotazioni intorno ai 40 mila euro, rappresenta una scelta ambita da chi vuole avvicinarsi al mondo Ferrari.

A seguirla al secondo posto figura la Maserati Biturbo, granturismo di razza pensata per far breccia nel mercato di massa. Frutto della visione di Alejandro de Tomaso, allora alla guida della Casa del Tridente, doveva essere “il riscatto dei ruggenti Anni ’80. In effetti attirava le attenzioni, e come berlinetta GT ha sempre espresso il senso di potenza. Per la Maserati diventata nota come “la due volte turbo, dopo il lancio sul mercato nel 1982 sono iniziati i problemi (anche di affidabilità) dovuti a una progettazione troppo veloce. Da un po’ è diventata una specie di cult, complice il potente motore bialbero e le linee tese e aggressive disegnate da Pierangelo Andreani, Capo del Centro Stile Maserati, e influenzate da Giugiaro, disegnatore della Quattroporte del 1979 a cui la Biturbo si ispira. Il suo valore medio al momento è di poco superiore agli 11 mila euro.

In terza posizione troviamo la Ferrari Dino GT4. Altro nome che spicca, legato al giovane rampollo della famiglia Ferrari scomparso prematuramente. A lui venne dedicato il marchio omonimo, Dino. La vettura venne lanciata nel 1974 come Dino 308 GT4, ma le linee pensate da Marcello Gandini per Bertone non convinsero del tutto i puristi del marchio di Maranello, spingendo Enzo Ferrari a riportare il Cavallino Rampante in bella vista. Amata dai collezionisti, ha oggi un prezzo medio di 44 mila euro.   

Il fascino di un’epoca controversa

Protagonisti gli Anni ’70 nel resto della classifica. Anni “disordinati” dal punto di vista economico e sociale, ma anche creativi per chi aveva voglia di sperimentare.

Ne è esempio la VolkswagenPorsche 914, singolare nel riunire in un unico modello le filosofie delle due Case tedesche. L’accordo nel 1969, portò alla realizazione di questa agile e un po’ essenziale sportiva tipo targa. Non venne però digerito, soprattutto dai fedeli Porsche, il risultato del connubio tra i due costruttori, incompatibili e divergenti per spirito, costo e clientela. Tale particolare bizzarria è diventata in seguito un elemento caratterizzante della 914, tanto da portarla in quarta posizione nella classifica. Valutazione media di poco inferiore ai 20 mila euro.

Al quinto posto la Fiat 130, un tentativo della Casa torinese di competere nella parte alta del mercato delle berline. Mentre si va ad affacciare agli Anni ’70, la crisi petrolifera incombe, ed il veicolo, non proprio brillante né nelle prestazioni né nei consumi perde consensi. Per la sua classicità venne adottata dalle istituzioni dell’epoca. Quotazione attuale, circa 8.700 euro.

Complessa anche la storia della sesta in classifica, la Lancia Gamma. Prima ammiraglia prodotta sotto la gestione Fiat, apparve subito antiquata. Si, perché la sua progettazione era iniziata già nel 1972, mentre il lancio avvenne nel 1976. Ancora una volta, fu la grave crisi energetica di quegli anni a segnarne il destino. Realizzata in doppia versione, berlina e coupé, ha oggi un prezzo medio di circa 5.500 euro. 

L’Alfa Romeo Alfa 6 occupa la settima classificata. Come altre sue coetanee, nascondeva un percorso travagliato. Denominata “Alfona” per la somiglianza con la sorella minore, fu pensata nel 1969 ma presentata solo dieci anni dopo, per disomogeneità con lo spirito dell’epoca. Nel suo cuore, tuttavia, batteva il mitico motore V6 Busso. Prezzo medio 8.700 euro, è oggi ritenuta un classico, anche da tanti alfisti puri.

Tocca dunque alla Citroen SM, ritenuta da molti una delle migliori vetture prodotte dalla Casa del Double Chevron. Realizzata con Maserati, è una sportiva robusta e abbastanza potente, ma penalizzata da un motore un po’ delicato, oltre che dispendioso. Dal 1970 sopravvisse cinque anni; abbastanza per lasciare una forte traccia della sua personalità. Per chi ancora subisce il fascino delle sue linee affusolate, il suo prezzo medio è di 31.500 euro.

Dagli Anni ‘70 agli Anni’80

La strana classifica prosegue con un’incursione negli Anni ’80. Classico archetipo, la Fiat Argenta, la berlina di classe medio alta prodotta da Fiat a partire dal 1981. Il suo viaggio è stato breve, ma ha rappresentato uno sforzo Fiat con i ricchi allestimenti e l’ampia dotazione di accessori. Non le fu perdonato il fatto di somigliare troppo alla sua antesignana, la Fiat 132. Il prezzo medio è oggi contenuto: 3.200 euro.

Chiude la Renault 6. Oltre 10 anni di vita dal debutto nel 1969, con numeri di vendita discreti ma mai veramente soddisfacenti, e sempre all’ombra della sorella minore, la mitica R4. Con la sua razionale eleganza trova oggi nuovi ammiratori. Prezzo medio di 2 mila euro.

Una nota. Nel complesso la ricerca sul mercato italiano ha preso in considerazione oltre 400 auto con più di 16 anni e un numero superiore alle 100 mila ricerche nel corso dell’ultimo anno.

Redazione MotorAge.it

 

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