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Alfa Romeo C18: sportiva virtuale

 Concept immaginata, irreale, ma idealmente Alfa.

Non è esattamente una di quelle concept car che si possono vedere ai saloni dell’auto e ai grandi show. L’Alfa Romeo C18 Concept è un frutto dell’immaginazione, una pura visione mentale, nel senso che in realtà non esiste affatto. Almeno per ora.

Disegnata da Antonio Paglia, trae ispirazione dall’Alfa 8C. La linea sembra voler addomesticare le leggi della fluidodinamica, con un corpo rosso fiammante estremamente penetrante. Il tetto immaginato ricoperto da celle foltovoltaiche è tutt’uno con la futuristica idea di parabrezza che a sua si unisce senza soluzione di continuità al favoloso cofano. Come se il tutto uscisse da una super stampante laser 3D.

Fa la sua scena anche la parte posteriore a contrastato, nera e sagomata per trasmettere una certa cattiveria. Sui fianchi si nota il simbolo del quadrifoglio, a sottolineare l’evoluzione della pura sportività italiana.

Tutte le superfici vetrate risultano in effetti coperte alla vista esterna (come in un abbastanza recente concept tedesco). C’è da chiedersi se davvero si sono pensate a quei supermateriali tecnologici che colorati all’esterno possono invece offrire la totale trasparenza e visuale dall’interno, con tanto di informazioni oleografiche. Altrimenti c’è da chiedersi come si trasformerebbe la C18 Concept adottando lunotto, finestrini e parabrezza odierni nell’ipotesi di una versione “reale“.

Scontati nell’intrigante visione di un’Alfa tecnologica sono pensati filanti e silizzati fari laser Led, e sempre per rispetto alla scenografia, ruote enormi con pinze rosse, minigonne cromo, due scarichi virtuali alle estremità, nonché due aggressive e fantasiose prese d’aria di raffreddamento.

Se ci sono mano buona, cuore sportivo e mente brillante, il futuro si inventa meglio.

 Redazione MotorAge.it | Fabrizio Romano

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