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Confronto Alfa Romeo Stelvio 2.2 D – Jaguar F-Pace 2.0 D 180 CV

Italia- Inghilterra: chi vincerà?

Alfa Romeo Stelvio e Jaguar si sfidano per la prima volta nella categoria dei SUV di prestigio, mettendo in campo entrambe il meglio della tecnica a disposizione. Un faccia a faccia che riserva alcuni risultati inaspettati.

Alto rendimento motoristico

L’ Alfa Romeo Stelvio adotta il nuovo 4 cilindri bialbero interamente in alluminio 2.143 diesel, sovralimentato mediante un turbocompressore. Un propulsore dotato di raffinatezze come gli alberi controrotanti di equilibratura, che minimizzano le vibrazioni, capace di erogare 210 CV a 3.750 giri/min., nonché 470 Nm di coppia massima a 1.750 giri/min.. Tale motore è abbinato alla trazione integrale Q4 e al cambio automatico ZF 8 rapporti con convertitore di coppia, consentendo lo sprint da 0 a 100 km/h in 6”6/10 e la velocità massima pari a 215 km/h.
La Jaguar F-Pace risponde con un più tranquillo 4 cilindri bialbero di 1.999 cc diesel, anch’esso con singolo turbocompressore, che sviluppa 180 CV a 4.000 giri/min. e 430 Nm da 1.750 a 2.500 giri/min.. Anche in questo caso la trazione è integrale e il cambio è il medesimo automatico ZF a 8 rapporti, ma con specifiche Jaguar. Le prestazioni sono inferiori a quelle della rivale, data la potenza minore: 0-100 km/h in 8”7/10, a fronte della velocità massima di 208 km/h.

Analogie tecniche

Diverse sono le similitudini tecniche tra l’ Alfa Romeo Stelvio e la Jaguar F-Pace, a cominciare dalla trazione integrale a inserimento automatico. Più in dettaglio, in condizioni normali di aderenza il SUV di Arese invia il 100% della coppia alle ruote posteriori, ma è in grado di trasferire fino al 50% di trazione alle ruote anteriori secondo le situazioni contingenti.
La F-Pace, invece, di norma ha il moto che va per il 90% alle ruote posteriori, salvo trasferire fino al 50% della coppia motrice anteriormente quando occorre. Riguardo gli schemi sospensivi, entrambe le vetture hanno i doppi quadrilateri anteriori (layout che garantisce il miglior controllo dell’assetto della ruota per tutta la sua escursione), nonché il multilink a quattro leve e mezzo posteriormente.
Quest’ultimo consente un ottimale recupero di convergenza e campanatura nelle curve. Inoltre, la F-Pace offre a richiesta le sospensioni a controllo elettronico, inspiegabilmente assenti sulla Stelvio anche come optional. Infine, entrambi i modelli si avvantaggiano della distribuzione dei pesi di 50-50 sui due assali, a pieno beneficio del comportamento nelle curve.

La Jaguar pesa di più nonostante l’architettura in alluminio

La F-Pace è realizzata sulla medesima struttura della XF, distinguendosi per le parti in alluminio che costituiscono l’80% del totale. Queste ultime sono unite tra loro e con quelle di acciaio alto resistenziale tramite 2.616 rivetti, 566 punti di saldatura e 72,8 metri di adesivo strutturale, secondo tecnologie di derivazione aeronautica. Nonostante il massiccio ricorso all’alluminio, però, la Jaguar F-Pace fa segnare un peso a vuoto di 1.882 kg, contro i 1.732 kg della Stelvio, la quale ha un’architettura in acciaio alla quale si sommano diversi aspetti in alluminio, nonché l’esclusivo albero di trasmissione in fibra di carbonio.

Spinta impressionante sulla Alfa Romeo Stelvio

Al volante dell’ Alfa Romeo Stelvio emerge tutta la grinta del 2.2 turbodiesel 210 CV, caratterizzato da una spinta fortissima e costante che porta in un batter d’occhio alle velocità più alte. Apprezzabile anche la silenziosità, nonché l’assenza di ruvidità dovuta agli esclusivi alberi controrotanti di equilibratura, un must di diversi motori Alfa. Guidando la Jaguar F-Pace, i 30 CV in meno del suo motore sono evidenti ma non troppo, mentre la spinta appare più “vellutata” rispetto alla rivale. Quanto alle sensazioni, riteniamo che gli 8”7/10 sullo 0-100 km/h dichiarati dalla Jaguar siano un dato pessimistico.

Due diverse interpretazioni dello stesso cambio

Come accennato in precedenza, entrambe le vetture adottano il cambio automatico ZF 8 rapporti con specifiche differenti. Questa trasmissione appare più reattiva sulla Stelvio Alfa Romeo nel setup manuale a salire di rapporto, tanto è vero che non si fa in tempo a rilasciare il paddle di destra (o la leva centrale da tirare) che la marcia è già “andata a segno” e il motore ha ricominciato a spingere.
Pregevoli i paddle metallici opzionali fissi al piantone, che non causano distrazioni nelle curve. Inoltre, sono possibili scalate multiple (velocissime) tenendo semplicemente tirato il paddle di sinistra, come avviene sulle Ferrari e Maserati.
L’interpretazione Jaguar del cambio ZF, a fronte di una sostanziale parità nella velocità delle scalate, appare più tranquilla nel salire di marcia con il setup manuale. Inoltre, le levette solidali al volante possono far confondere facilmente quando il volante stesso viene ruotato oltre i 90°. Senza dimenticare come la funzionalità manuale non sia replicabile tramite la classica leva, semplicemente perché quest’ultima non esiste. Non sarebbe male adottare il sistema della sportiva Jaguar F-Type.

La F-Pace sorprende favorevolmente nelle curve

Nelle curve più impegnative, l’ Alfa Romeo Stelvio dimostra un comportamento tendenzialmente neutro e se l’aderenza è ottima si percepisce appieno la trazione al 100% al retrotreno. Gli inserimenti sono veloci e precisi, ma una volta raggiunto l’appoggio emerge un rollio piuttosto pronunciato che tuttavia non genera alcun problema. Eventuali sovrasterzi di potenza sono inibiti sul nascere dal controllo elettronico di stabilità, ma sarebbe il caso che quest’ultimo fosse completamente disattivabile restituendo al pilota il piacere di gestire l’assetto al 100%. Inoltre, lo sterzo è il più diretto della categoria e l’unico suo difetto è rappresentato dalla leggerezza, anche selezionando il DNA in Dynamic. Francamente non capiamo il perché di questa scelta, quando in Casa Alfa Romeo vi sono sterzi dalla magnifica “pesantezza” come quelli di MiTo e Giulietta.

Nonostante il peso maggiore rispetto alla rivale, la Jaguar F-Pace manifesta una maneggevolezza straordinaria, ha inserimenti nelle curve altrettanto precisi e la presenza delle sospensioni a controllo elettronico opzionali (inspiegabilmente assenti sulla Stelvio) limita al massimo rollio e beccheggio. Lo sterzo per parte sua non è direttissimo, ma si fa ampiamente perdonare in virtù di un maggiore carico rispetto al comando della concorrente.
Ultimo ma non meno importante, a differenza dell’ Alfa Romeo Stelvio sulla Jaguar F-Pace è prevista la possibilità di disinserire completamente i controlli elettronici di trazione e stabilità. A quel punto emerge un piacevolissimo sovrasterzo di potenza e, soprattutto, un bravo pilota ha più chance di sfruttare appieno le proprie capacità.

In conclusione la sfida si chiude in sostanziale parità, poiché l’ Alfa Romeo Stelvio fa valere migliori performance e un cambio più veloce rispetto alla rivale, mentre la Jaguar F-Pace ha un assetto più piatto e la possibilità di escludere completamente l’ESP che per un guidatore capace vuol dire tantissimo. Certo, entrambe non riescono a eguagliare l’eccezionale dinamismo nelle curve della Porsche Macan, unica sportiva al 100% tra i SUV.

Gian Marco Barzan

Alfa Romeo Stelvio

 

Jaguar F-Pace

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