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Charger Pursuit Law enforcement: protezione dalle imboscate

Tecnologia anti-assalto

Il  Gruppo FCA Fiat-Chrysler US ha annunciato che con effetto immediato, tutte le Dodge Charger Pursuit Law enforcement 2017, per le forze di polizia americane, verranno equipaggiate di un’ulteriore tecnologia per la sicurezza. La si potrebbe vedere anche come una dedicata evoluzione del sistema con radar e telecamere per intercettare movimenti dietro al veicolo e reagire di conseguenza.

Sviluppato insieme a InterMotive Inc., di Auburn, California, il pacchetto OPP (Officer Protection Package) non prevede maggiorazione di costi (spirito nazionale?) per i dipartimenti “della legge” USA che ordinano la Charger Pursuit Law enforcemment 2017. La berlina, o sedan, ad alte prestazioni per la Polizia che sta riscuotendo grandi consensi; la più venduta alla legge statunitense insieme alla “regina” Ford Interceptor (specie in versione AWD), dalla quale, non a caso, Dodge ha assimilato diversi parametri per accontentare le richieste degli degli States, compresa l’adozione dell’Office Protection Package.   

La tecnologia è impostata per prevenire che gli agenti cadano vittime di “imboscate” da dietro il veicolo quando si fermano, rallentano o sono parcheggiati. Non rimpiazza l’attenta ispezione umana, ma certo garantisce la vigilanza di un altro paio di occhi e la protezione di un’immediata reazione.

In una nota, InterMotive mette in evidenza che imboscate agli agenti e attacchi dalle spalle sono aumentati, come sono cresciute le richieste da parte dei dipartimenti di polizia per adottare soluzioni e tecnologie in grado di contrastare tali situazioni di pericolo.   

Radar e videocamere sorvegliano

L’Officer Protection Package mette insieme varie contromisure sulla Dodge Charger Pursuite. Tra queste, l’utilizzo combinato del sistema ParkSense della Charger Pursuit, con i sensori di rilevamento ostacolo posteriori e angolari, e del sistema ParkView con telecamere, affinato nel rilevare movimenti dietro e attorno al veicolo, sulla corta e medio-corta distanza.

Il modulo è semplicemente agganciato alla porta OBDII e nascosto sotto al cofano. Il pilsante Aux 1 attiva l’impianto, che è in azione a vettura ferma come in manovra.

Agente vede e sistema provvede

Se i sensori rilevano movimenti o la vicinanza di qualcuno o qualcosa, oppure se avviene l’oscuramento degli stessi, parte il segnale di avviso sonoro. Sul grande, verticale, display di bordo l’agente vede cosa accade e il video viene registrato sull’HD e/o sul tablet. Se una telecamera viene oscurata, ce né un’altra in azione. Le video camere possono così coprire tutto attorno al veicolo (visto che per le registrazioni frontali l’equipaggiamento è già in uso da un po’). Allo stesso tempo, come l’azione è intercettata come pericolo, tutte le porte si bloccano, i finestrini risalgono automaticamente e partono i flash delle luci di intervento.

Tutto ciò va a integrarsi alle tante altre dotazioni di sicurezza relative alle auto preparate per le forze dell’ordine USA: pneumatici e vetri rinforzati, a parte il livello di blindatura (I, II, o II), sblocco bagagliaio temporizzato, sospensioni heavy duty, server per interconnettività informatica ad alto potenziale, ecc. Gli agenti, dicono, devono sentirsi mentalmente liberi da preoccupazioni E poi, la lotta al crimine è anche business.

Redazione MotorAge.it

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