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Ford, la Mustang Hybrid e i meriti di Trump

Considerati gli ultimi eventi sarà merito anche di Donald Trump se vedremo la Ford Mustang Hybrid circolare per le strade.

Ford ha infatti annunciato che entro i prossimi 5 anni aggiungerà nella gamma globale 13 nuovi modelli elettrificati, tra cui i primi sarebbero appunto la Mustang Hybrid, l’F-150 Hybrid, il Transit Custom Plug-in Hybrid, nonché un SUV compatto 100% elettrico (con autonomia di circa 500 chilometri) e 2 nuovi modelli ibridi ad alte prestazioni allestiti per le forze di polizia che hanno un contratto con Ford.

Tutto ciò accade nel momento giusto, proprio “a puntino” si direbbe. Contestualmente, infatti, la Casa dell’Ovale blu comunica di aver annullato i piani per la costruzione di una nuova fabbrica da 1,6 miliardi di dollari in Messico (a San Luis Potosi), e di destinare invece almeno 700 milioni di dollari per l’espansione dello stabilimento di Flat Rock, in Michigan. La comunicazione ufficiale è stata fatta poche ore dopo l’attacco via twitter di Donald Trump a General Motors per la delocalizzazione di una parte (piccola) della produzione (di Cruz a 5 porte). Il neo presidente USA ha in sostanza accusato l’azienda di produrre in Messico per non pagare le tasse negli Stati Uniti e l’ha invitata a riportare la produzione in Usa per evitare di dover pagare “pesanti dazi”.

Così Trump si prende il merito della decisione di Ford, come fosse un successo legato alle sue minacce alle aziende Usa contro la delocalizzazione: “Ford cancella fabbrica in Messico, investe in Michigan grazie alle politiche di Trump” rilancia il tweet poco dopo l’annuncio della casa automobilistica.

L’impianto di Flat Rock, Michigan, da dove escono auto iconiche come la Ford Mustang e la Lincoln Continental, sarà anche aggiornato per la produzione dei futuri modelli a guida autonoma, e permetterà la creazione di 700 nuovi posti di lavoro.

Tali investimenti rientrano in una più ampia strategia di “elettrificazione” (soprattutto modelli ibridi ma anche puramente elettrici Z.E.) alla quale Ford ha in programma di dedicare 4,5 miliardi di dollari entro il 2020. Il piano servirà a implementare nella propria offerta globale, tecnologie capaci di alzare i confini in fatto di efficienza, potenza e funzionalità. Non a caso il colosso USA sta affiancando al suo noto ruolo di costruttore d’auto quello di provider di servizi per la mobilità, dalla guida autonoma alla connettività on board.

E’ poi anadata forse ancora meglio a FCA (Fiat Chrysler) che ha ricevuto i ringraziamenti di Trump. Grazie più che altro alla politica e al “fiuto” di Marchionne, che si è coccolato il neopresidente USA in anticipo, lo ha sostenuto e ne ha conquistato (per ora) l’amicizia.

Fabrizio Romano

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