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Fiat 124 Spider vs Abarth 124 Spider: Anime sportive differenti

Due interpretazioni diverse dello stesso tema, ovvero la 124 Spider secondo Fiat e in versione con il brand dello Scorpione. Ecco come si comportano su strada.


Un gap di prezzo notevole
Il primo fattore che risalta di questo confronto è la sensibile differenza di prezzo tra le due 124 Spider, ossia a partire da 27.500 euro in configurazione Fiat e da 40.000 euro l’Abarth. Scopriremo, al riguardo, se la decapottabile con lo Scorpione vale tutti i (molti) soldi in più rispetto alla “sorella” meno potente e prestazionale. Di sicuro, già acquistando la Fiat 124 Spider, in virtù del motore 1.4 MultiAir Turbo da 140 CV che consente l’accelerazione 0-100 km/h in 7”5/10, ci si possono togliere parecchie soddisfazioni. Senza dimenticare che entrambe vantano la trazione posteriore, nonché le raffinate sospensioni anteriori a quadrilateri deformabili e posteriori multilink, con tarature decisamente più rigide riguardo la configurazione Abarth.

Sound: tra ricordi degli Anni 60 e un ringhio minaccioso
Parafrasando un antico adagio, “anche l’orecchio vuole la sua parte” e pertanto gli appassionati di vetture sportive del genere gradiscono il giusto sound. Diciamo subito che in questo senso la Fiat 124 Spider si difende bene, grazie ai due terminali di scarico che diffondono un sound che ricorda moltissimo quello dell’originaria 124 Spider nata nel lontano 1966. Un rombo acuto e nel contempo melodioso, che diviene particolarmente gradevole intorno ai 4.500 giri/min..

Anche se non vi è nulla di ufficiale in merito, i tecnici della Fiat hanno lavorato sodo per far “cantare” il 1.4 MultiAir Turbo come il glorioso 4 cilindri bialbero “Lampredi”. E ci sono riusciti alla grande. L’ Abarth 124 Spider, specialmente selezionando la modalità Sport, emette un rombo lacerante e cattivo tanto che ti aspetteresti da un momento all’altro che da quei minacciosi quattro tubi di scappamento Record Monza compaiano fiammante in stile “Ferrari F 40”. Ovviamente la realtà è diversa, ma i fuochi d’artificio acustici non mancano certo, come dimostrano i sonori scoppietti evidenti tanto in fase di cambiata quanto al rilascio dell’acceleratore. Certo, se non si vuol disturbare i vicini oppure si viaggia in città, meglio silenziare il tutto inserendo la modalità Normal.

Motori: caratteri completamente diversi
Anche se la base motoristica è la stessa, ossia il 1.4 MultiAir Turbo, non potrebbe esserci carattere più differente tra le due unità. Nel dettaglio, il propulsore da 140 CV dedicato alla Fiat 124 Spider, una volta vinta la pigrizia intorno ai 2.000 giri/min., comincia a spingere linearmente dando il meglio di se ai regimi intermedi, per poi calare bruscamente superati i 5.500 giri/min.. In altre parole non è certo l’allungo la sua dote migliore, quanto piuttosto il rendimento a regimi tipici del traffico quotidiano.

Di tutt’altro genere è il 1.4 MultiAir Turbo da 170 CV dell’ Abarth 124 Spider, poiché selezionando il programma Sport ha una maggior prontezza fin dai regimi più bassi per poi scatenarsi in una spinta impressionante oltrepassati i 4.000 giri/min., che termina solo con l’intervento del limitatore a 6.600 giri/min.. In sostanza l’unità Abarth assicura quella spinta brutale dei turbo “vecchia maniera”, senza peraltro replicarne l’imbarazzante vuoto di coppia ai bassi regimi. Tutto questo a patto di selezionare il programma di guida Sport, in quanto con il Normal inserito la spinta non è così entusiasmante.

Quanto alle prestazioni, l’ Abarth 124 Spider prende nettamente le distanze dalla “sorella” marchiata Fiat, grazie all’accelerazione 0-100 km/h in 6”8/10 e la velocità massima pari a 232 km/h (contro rispettivamente 7”5/10 e 215 km/h). Infine, entrambe adottano il cambio manuale a 6 marce dall’escursione ridottissima della leva.

Affinità nell’assetto
Guidando sui percorsi ricchi di curve, si capisce immediatamente come la Fiat 124 Spider abbia una base di assoluta eccellenza. Gli inserimenti, infatti, avvengono “alla velocità del pensiero” e il mantenimento della traiettoria è ottimale grazie anche allo sterzo preciso, diretto e comunicativo. Certo, il sovrasterzo di potenza tipico della trazione posteriore è sempre possibile, poiché si può sconnettere completamente l’ESP. Ma si tratta di una pratica da svolgersi esclusivamente in pista, come abbiamo fatto noi, giusto per divertirsi a driftare con le ruote fumanti.

Infine, la taratura degli ammortizzatori rappresenta un buon compromesso tra sportività e comfort; solamente nella guida al limite emergono un po’ di beccheggio in frenata e di rollio nelle curve con le gomme che fischiano. L’ Abarth 124 Spider ha un assetto simile, ma tarato molto più sul rigido con molle, ammortizzatori e barre antirollio specifici. Il risultato è una capacità di aggredire le curve con ancor più precisione, minimizzando i fenomeni di rollio e beccheggio a scapito però del comfort. Difetti?

La strumentazione della Fiat 124 Spider è uguale a quella della Mazda MX-5 da cui deriva, mentre in compenso l’ Abarth si differenzia maggiormente. Inoltre, la capote azionabile manualmente per entrambe sarà certo pratica e leggera, ma un sistema elettrico opzionale non guasterebbe certo. Rimane la questione della sensibile differenza di prezzo tra queste “sorelle così uguali e così diverse”. Ebbene, possiamo dire che in entrambi i casi sono soldi ben spesi.

Gian Marco Barzan

Abarth 124 Spider

Fiat 124 Spider

 

 

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