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Rosberg Campione del Mondo F1. Ad Abu Dhabi combatte per seguire Hamilton

Nico Rosberg campione F1 Abu DhabiSi corona il sogno di Nico Rosberg. Con il secondo posto ottenuto ad Abu Dhabi il tedesco della Mercedes ha potuto suonare la sua prima sinfonia da Campione del Mondo di Formula 1.

La corsa, com’era nelle attese, va al compagno di squadra e rivale Lewis Hamilton, autentico schiacciasassi in questo finale di stagione. Ma non è bastato. A iscrivere il proprio nome, per la prima volta, nell’albo d’oro dei vincitori del Campionato di Formula 1 è Nico, che imita il padre Keke che nel 1982 vinse il titolo con la Williams e diventa il secondo figlio d’arte iridato come il padre.

Un predestinato? Forse un incentivato. Che anche in quest’ultima tappa del Mondiale ha saputo gestire le pressioni del favorito e le insidie di una corsa finale in cui a turno i piloti rivali in Mercedes hanno provato a mettere i bastoni tra le ruote. Poteva anche capitare di sovvertire un verdetto che pareva già scritto.

Mastica amaro quindi Hamilton, perfetto anche a Yas Marina, ma certo con i pensieri rivolti a quei guai meccanici che nel momento cruciale della stagione gli sono costati la perdita di punti preziosi nella lotta per il titolo. Riconquistarlo che era ampiamente nelle sue possibilità.

Le ha provate tutte l’inglese, anche rallentare il ritmo di una gara mai in discussione per consentire ai rivali e agli inseguitori di Rosberg di rifarsi sotto, anche andando contro le direttive ricevute dai box.

Onore al merito dunque al nuovo campione del mondo, freddo abbastanza per calcolare, quanto spietato al momento giusto, come in occasione del sorpasso azzardato con contatto sfiorato ai danni di Verstappen. Una manovra che avrebbe potuto costargli cara ma che alla fine ha pagato.

Sorride un po’, finalmente, anche la Ferrari che con Vettel porta a casa un terzo posto a chiusura di una stagione certo al di sotto delle aspettative. Uno zuccherino che serve a indorare la pillola amara di un’annata in cui i numeri sono impietosi: nessuna vittoria, peggiorato addirittura il record negativo del 2015 quando i successi furono soltanto tre. Centrato almeno l’obiettivo di terminare in quest’ultima tappa davanti alle Red Bull; adesso i tecnici di Maranello dovranno lavorare per la prossima stagione dalla quale ci si aspetta un deciso cambio di passo da parte delle Rosse. Sesto Raikonnen, dietro a Verstappen e Ricciardo, che hanno sfoderato qualche botto in più nella stagione.

Chi negli Emirati ha tentato di recitare la parte del jolly è stato proprio l’olandese figlio d’arte, incappato al via in un testacoda dopo un contatto con la Force India di Hulkenberg, costretto al ritiro. Verstappen in soli 7 giri è riuscito a risalire fino al decimo posto e si è poi portato in mezzo alle due Mercedes costringendo Rosberg a rompere gli indugi alla ventesima tornata per riprendersi la seconda posizione, chiudendo definitivamente la partita del Mondiale. Da lì in poi per il tedesco è stata soltanto una passerella verso la bandiera a scacchi più bella della sua vita.

Salutano la Formula 1 due grandi come l’ex campione del mondo Jenson Button (costretto al ritiro dopo pochi giri per un guaio alle sospensioni), e Felipe Massa che si congeda con un ottavo posto.

Nella classifica piloti, dopo Rosberg e Hamilton, Ricciardo chiude terzo davanti a Vettel, Verstappen e Raikkonen. In classifica costruttori, Mercedes, Red Bull, Ferrari, e la Force India che riesce infine a chiudere quarta davanti alla Williams. Cala il sipario, ma sono cominciati i giochi dietro le quinte.

Andrea Sicuro 

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