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Hamilton vince sotto il diluvio: il titolo si decide negli Emirati

Gran Premio di pioggia, incidenti e Safety Car. Accade in Brasile, nella corsa forse più caotica dell’anno, proprio alla penultima tappa del Mondiale. Vincono ancora una volta le Mercedes, ma sono le posizioni il fulcro di tutto, lasciando aperto l’ultimo scontro. La sfida finale.

Si gasa (in parte) Lewis Hamilton, che con la vittoria a Interlagos mantiene accesa la fiammella della speranza; al contempo, per il collega-rivale Nico Rosberg il titolo, il suo primo, è ora davvero a un passo. Nervi tesi, pensieri che accelerano incontrollabili, sensi acutizzati; per entrambi subito dopo la gara diventa anche una battaglia psicologica.

Si deciderà tutto ad Abu Dhabi quando al tedesco Rosberg basterà un terzo posto per scrivere il proprio nome nell’albo d’oro dei vincenti. Evitando gli errori della paura, tenendo le ruote agganciate alla testa. Missione assolutamente alla portata, con una macchina del genere a sua disposizione che anche in Brasile ha dato prova della sua potenza nonostante le condizioni meteorologiche tanto avverse da aver segnato le sorti del Gran Premio. Gara sospesa due volte a causa del diluvio che si è abbattuto in pista, e quattro incidenti importanti che hanno prodotto altrettanti ingressi della Safety Car.

E’ ipotizzabile che negli Emirati Arabi non intervengano variabili esterne di questo tipo e che quindi per il leader del Mondiale sia soltanto una formalità da compiere. Fa bene comunque a sperare ancora Hamilton, il quale in questo finale di stagione sembra non sbagliare più un colpo, sebbene 12 punti da recuperare a una sola gara dal termine siano davvero tanti e soltanto un suicidio emotivo, un errore madornale, un collasso tecnico di Rosberg potrebbe confermarlo sul tetto del mondo della F1 per il terzo anno consecutivo. Se Verstappen avesse mantenuto il secondo posto, la speranza sarebbe almeno un po’ più concreta.

La grande forma dell’inglese nel Mondiale però tornata un filo in ritardo. La sicurezza gioiosa messa in mostra da Rosberg dopo una gara contrassegnata da tanti imprevisti danno l’idea di un verdetto che attende soltanto di essere pronunciato.

Tre ore e un quarto: tanto è durata la corsa di Interlagos. La gara non era ancora cominciata e subito si è partiti in regime di Safety Car, causa il ritiro di Grosjean, che con la sua Haas nel warm-up va a muro, tradito dall’asfalto bagnato. La gara inizia quindi ufficialmente al settimo giro con un sorpasso da fenomeno di Verstappen ai danni di Raikonnen che poi al ventunesimo giro si schianta sul rettilineo decretando la sospensione della gara.

Si riparte, 35 minuti dopo, rimossi i detriti e la monoposto del finlandese. La corsa dura però soltanto altri 8 giri perché la direzione gara sventola di nuovo la bandiera rossa a causa della troppa acqua sul tracciato. Una decisione, quella presa dal commissario di gara, fortemente contestata dal pubblico e dai piloti che vogliono correre.

Alla fine viene presa la decisione: “the show must go on”, come si suol dire. E lo spettacolo in pista lo regala ancora una volta Verstappen che a metà gara passa Rosberg e mette in pericolo le sue ambizioni iridate. A quel punto la Red Bull sbaglia però a richiamare l’olandese ai box per montare le gomme intermedie mentre la pioggia stava aumentando, salvo poi optare per le full wet: a conti fatti, un secondo posto gettato alle ortiche e che sarebbe costato tre punti al leader del Mondiale. Il figlio d’arte comunque riesce a risalire fino al podio dietro le due Mercedes. Verstappen sorpassa così Raikonnen in classifica generale.

Le Ferrari? Non pervenute sul bagnato, dopo le ottime qualifiche di sabato. Vettel riesce a risalire dal diciannovesimo al quinto posto dopo essere andato in testa coda all’undicesimo giro, sorpassato da Verstappen: anche questo il sintomo della debolezza mostrata dalla Rossa nei confronti della Red Bull in un’annata da dimenticare alla svelta.

In un continuo turbinio di emozioni c’è tempo anche per la standing ovation che il popolo brasiliano regala al rientro ai box di Felipe Massa, all’ultimo GP davanti al pubblico di casa. Appuntamento ad Abu Dhabi per l’ultima corsa del Mondiale che decreterà il suo re.

Andrea Sicuro

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