MotorAge New Generation

Volkswagen Tiguan 2.0 TDI: il SUV con ambizioni Premium

Prova su strada

Il Tiguan di seconda generazione seppure con nuove dimensioni, conserva le linee tracciate dal suo predecessore. La motorizzazione TDI con 150 cavalli, un cambio robotizzato DSG7 e a una trasmissione integrale 4Motion, utilizzata per il nostro test, ha manifestato un carattere docile ma poco propenso alla sportività.


Nato nel cuore della tempesta tecnica dei motori a gasolio il Tiguan di seconda generazione conserva le linee tracciate dal suo predecessore. La transizione dalla prima alla seconda generazione non ha comportato stravolgimenti stilisti importanti, anche se sono cambiate le dimensioni in conseguenza all’utilizzo della nuova piattaforma modulare Mqb.

Il nuovo Tiguan si è allungato di sette centimetri (da 4,42 m a 4,49 m), allargato di tre centimetri (da 1,81 m a 1,84 m), ma soprattutto abbassato di 6 centimetri (da 1,70 m a 1,64 m)). Grazie a queste nuove dimensioni le forme del Tiguan di seconda generazione si sono affilate, sono diventate più spigolose, moderne, sportive soprattutto per quanto riguarda il cofano anteriore ora arrotondato e il gruppo calandra-proiettori decisamente più avvolgente.

L’evoluzione nel nuovo Tiguan è più radicale per quanto riguarda gli interni dove le attenzioni, anche nei piccoli particolari, riguardano non solo il guidatore ma anche chi lo accompagna. La combinazione degli strumenti si prolunga in modo elegante verso la consolle centrale con l’insieme dei comandi disposti in modo razionale, mentre il volante è regolabile sia in altezza che in profondità. Il guidatore può contare su un posto guida a regolazione elettrica, una particolarità questa che non coinvolge il sedile del passeggero anteriore. Il passo allungato di otto centimetri (da 2,60 metri a 2,68 metri), lo spazio generoso tra i migliori del segmento, e il divanetto posteriore che scorre per 18 centimetri consente ai passeggeri di allungare le gambe su 34 centimetri.

Come conseguenza logica all’aumento del passo anche il vano bagagli è particolarmente ampio, in quanto la capacità reale in base alla posizione del divanetto posteriore va da 615 a 1655 litri. Per quanto riguarda gli equipaggiamenti, il nuovo SUV fa il pieno di soluzioni high-tech, ma enumerarle tutte potrebbe diventare fastidioso. E’ possibile acquistare come opzionale, la strumentazione completamente digitale basata su due quadranti a geometria variabile che riducono il loro diametro centrale o lo aumentano a seconda delle informazioni fornite.

Abbiamo iniziato il test della Tiguan alla periferia di Malaga, zona industriale particolarmente complessa e intricata dove l’aiuto del GPS è stato prezioso, mentre il cambio DSG si è rivelato un alleato utile come del resto la visibilità a 360 gradi. In autostrada la vettura si è dimostrata perfettamente stabile, fedele nel percorrere le grandi curve ad alta velocità, anche se il motore della nostra Tiguan, il TDI con 150 cavalli, e con una coppia di 340 Nm ottenuta a 1750 giri/minuto, associato a un cambio robotizzato DSG7 e a una trasmissione integrale 4Motion, ha manifestato un carattere docile poco propenso alla sportività.

Usando le maniere forti, il motore ha alzato il tono e il cambio ha manifestato qualche incertezza nel caso in cui si siano retrogradate le marce, ragion per cui è stato opportuno, all’uscita di una curva o per effettuare un sorpasso in tutta sicurezza, ricorrere alla modalità manuale attraverso le palette poste dietro le razze del volante. Ma anche in queste condizioni, il cambio non è un modello di spontaneità e rapidità (pur disponendo della modalità Sport) probabilmente penalizzato dai 1598 chilogrammi di peso del SUV.

Il Tiguan non ha apprezzato di essere sottoposto a una guida sportiva, preferendo quella agile, vivace e senza eccessi, con la quale ha sempre mantenuto un buon controllo del rollio che, anche nei casi in cui si è manifestato, non è stato mai particolarmente fastidioso. Ottimo l’inserimento in curva grazie alla collaborazione dello sterzo che è risultato ben calibrato. Il comportamento è sempre stato sicuro e sincero e la trasmissione integrale ha assicurato un’eccellente motricità.

In modalità Sport il motore e le sospensioni hanno aumentato la loro reattività e maneggevolezza, garantendo una guida sempre precisa. Nella guida off road il Tiguan, ha dimostrato di essere un classico fuoristrada prudente, pur beneficiando di una trasmissione integrale che propone tre modalità di funzionamento: automatico, snow e off road. Quest’ultima modifica la gestione del motore e del cambio DSG includendo anche il controllo di velocità in discesa e un sistema d’aiuto nelle partenze in salita. Sulla sabbia invece, la trasmissione integrale del Tiguan ha assicurato una buona motricità a condizione che il terreno non fosse troppo accidentato. Il consumo medio reale di carburante è stato di 7 litri ogni 100 chilometri.

Gianni Montani

I NUMERI DELLA VOLKSWAGEN TIGUAN 2.0 TDI
 •    motore: anteriore, trasversale a gasolio, 4 cilindri in linea di 1968 cc, potenza 150 CV da 3500 a 4000 giri/minuto, coppia 340 Nm da 1750 a 3000 giri/minuto, due assi a camme in testa, 4 valvole per cilindro, iniezione diretta common rail, turbo a geometria variabile, intercooler
•    sterzo: a cremagliera
•    trazione: integrale a inserimento automatico
•    cambio: automatico a doppia frizione a 7 marce
•    sospensioni: anteriori tipo McPherson, posteriori multilink
•    freni: anteriori a disco autoventilati, posteriori a disco pieno
•    capacità vano bagagli: da 615 a 1655 litri
•    capacità serbatoio carburante: 60 litri
•    peso: 1598 kg
•    dimensioni: lunghezza 4,490 m, larghezza 1,840 m, altezza 1,640 m; passo 2,680 m
•    accelerazione 0 – 100 km/h: 9”3/10
•    velocità massima: 200 km/h,
•    consumi: urbano 6,8 l/100 km, extraurbano 5,1 l/100 km, combinato 5,7 l/100 km
•    prezzo: da 27.550 euro

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