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Alfa Romeo Giulia Business AE, Giulia Q2: A ciascuno la sua

La gamma dell’Alfa Romeo Giulia si arricchisce della versione Giulia Business AE (Advanced Efficiency) a bassi consumi di carburante. Inoltre, è disponibile su tutte le varianti a trazione posteriore il differenziale autobloccante Q2.


Accorgimenti speciali
L’ Alfa Romeo Giulia Business AE adotta il motore 2.2 Diesel da 180 CV con cambio automatico ZF a 8 rapporti ed è caratterizzata da un badge specifico sul portellone. Secondo la Casa di Arese, il consumo medio nel ciclo combinato è di appena 3,8 litri per 100 km, pari a 99 g/km di CO2. Questi risultati sono stati ottenuti grazie a soluzioni tecniche specifiche, tramite l’adozione di una valvola EGR a bassa pressione che migliora l’efficienza del motore, dell’intercooler aria- acqua, di un circuito di raffreddamento propulsore secondario in aggiunta a quello primario e di specifici rapporti del cambio.

Inoltre, grazie a una riduzione di circa 5 millimetri di altezza del corpo vettura e a cerchi in lega di specifica progettazione, nella Giulia Business il Cx si è ridotto a 0,23 per una migliore efficienza aerodinamica. Dal canto loro gli pneumatici sono specifici a bassa resistenza al rotolamento e misurano 205/60 R16. Quanto alle prestazioni, esse rimangono di alto livello come testimoniano il tempo di 7”2/10 per accelerare da 0 a 100 km/h e la velocità massima di 230 km/h.

Differenziale sportivo
Dal canto suo la Giulia Q2 è basata sul Pack Performance, il quale comprende, oltre al differenziale posteriore autobloccante meccanico, anche le sospensioni attive.

Tra le peculiarità di questo pacchetto è che si può richiedere per tutte le versioni a trazione posteriore (Quadrifoglio esclusa), dalla 2.2 Diesel 150 CV alla 2.0 Turbo benzina da 200 CV, anche in abbinamento al cambio manuale quando previsto.

In sostanza, con il Q2 torna dopo trent’anni una berlina Alfa Romeo con differenziale autobloccante associato alla trazione posteriore. Le ultime Alfa con questo binomio, infatti, erano le 75 1.8 Turbo, 2.0 Twin Spark e 3.0 V6, vetture che sono state a lungo il punto di riferimento per guidabilità nella propria categoria.

Ovviamente il Q2 che equipaggia la Giulia è decisamente più moderno rispetto al sistema della 75, ma come avviene per l’illustre progenitrice consente di gestire al meglio l’aderenza delle ruote motrici posteriori nelle forti accelerazioni in curva.

Non sarebbe affatto male se il Pack Performance comprendesse anche il setup Race dell’Alfa DNA che esclude completamente l’ESP. Con buona pace di chi sostiene il contrario, infatti, l’Alfa Romeo Giulia è un’auto con la quale molti appassionati scenderanno in pista anche guidando le versioni più “tranquille”. E in circuito, un buon pilota vuole gestire al 100% l’assetto, a maggior ragione se è eccellente come nel caso della Giulia.

Gian Marco Barzan

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