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Passione per l’auto. Quelle che piacevano ai papà e quelle che sceglieranno i nostri figli

L’automobile è ancora oggetto di passione, nonostante le varie classi politiche facciano di tutto per metterle “i bastoni tra le ruote” a suon di tasse, limiti di velocità assurdi e blocchi del traffico. Spesso questa passione per l’auto si tramanda di generazione in generazione e, proprio sulla spinta di tale fattore, ci siamo chiesti: “quali erano le auto che piacevano ai nostri padri? Quali saranno quelle che piaceranno ai nostri figli”? Abbiamo cercato di darci una risposta, ma attendiamo anche il vostro parere.


Anni 80: si ricomincia a sognare
Diciamo subito che nel considerare la passione per l’auto dei nostri padri non siamo andati troppo indietro nel tempo, ma ci siamo limitati ad alcuni esempi  relativi agli Anni 80 e 90. Per quanto concerne gli Anni 80, i papà che vogliono guidare sportivamente  senza spendere un patrimonio adorano l’ A112 Abarth. Vettura capace, con i suoi 70 CV e il peso ridotto, d’impensierire ai semafori i proprietari di Alfa Romeo Spider 1300 e Lancia Beta Coupé.

 
E proprio la Lancia, per quanti dispongono di ampie risorse economiche, oltre alla Beta Coupé realizza quel capolavoro di originalità  della Beta HPE; in pratica la prima coupé station wagon al mondo che consente al padre di famiglia di portare a spasso moglie e figli senza rinunciare alla guida brillante. I manager, gli imprenditori e i liberi professionisti “dal cuore sportivo” prediligono l’ Alfetta 2.0 con il suo eccezionale motore 4 cilindri bialbero di 1.962 cc erogante 130 CV a 5.400 giri/min., la trazione posteriore e quel Ponte De Dion che per dirla con l’enfasi dei pubblicitari “raddrizza le curve”.

 
Infine, negli Anni 80 in Italia la passione per l’auto si rivolge anche alle vetture estere. I padri che desiderano qualcosa di diverso dall’Alfa (e qualche brivido sul bagnato) scelgono la BMW 320i, quanti puntano in alto optano per la Maserati Biturbo (con tutti i problemi di affidabilità conseguenti e i 180 CV teorici dei primi esemplari), mentre chi si accontenta (e gode) si mette al volante delle Renault 5 Alpine e Volkswagen Golf GTI.


Anni 90: tornano le coupé e debuttano i  SUV

Dopo lo strapotere della passione per l’auto che ha coinvolto le compatte sportive del calibro di Golf GTI, gli Anni 90 vedono il prepotente ritorno delle coupé accessibili. L’ Alfa Romeo GTV, scomoda ma gagliarda, la Fiat Coupé con la sua linea magistralmente disegnata da Chris Bangle e la Opel Calibra con aerodinamica da record (cx pari a 0,26!) rappresentano esempi di modelli sportivi molto riusciti. Chi è in grado di spendere parecchio alla ricerca di alte prestazioni, trova una valida alleata nella Mercedes-Benz CLK Kompressor da 192 CV (scesi poi a “soli” 163).

 
Si fanno strada anche le giapponesi dalla bella guida; una su tutti la Honda Civic V-TEC 1.6 160 CV, gioiellino aspirato con 100 CV/litro, 8.000 giri/min. di puro brivido e sospensioni a doppi triangoli sovrapposti. Compaiono le prime SUV, tra le quali si annovera la Opel Frontera capace di affrontare percorsi fuoristrada molto difficili, magari all’imbrunire con la sua batteria di potenti fari che illuminano a giorno. In sostanza, queste e molte altre auto hanno fatto la felicità dei nostri padri (e anche la nostra).

 
“E se domani…”
Quando i nostri figli potranno guidare (si spera senza l’assurda legge di limitazione  ai neopatentati) avranno sicuramente l’imbarazzo della scelta, ferme restando le possibilità economiche e sempre che “l’obnubilamento” da smartphone e affini non abbia soppiantato la passione per l’auto.

 
Tra i modelli odierni che guardano al futuro possiamo citare la BMW i3 completamente elettrica (ma anche la i8 ibrida, se non fosse una supercar da ricchi), la Tesla 3 (anch’essa full electric), ma anche l’ Audi Q2. In particolare, quest’ultima è  una compatta crossover che fa del buon rapporto qualità-prezzo la sua bandiera e mette in campo uno stile moderno e originale.
Della partita vi saranno senz’altro le varie Opel Adam e Corsa, svariati modelli del Gruppo PSA (aspettiamoci grandi cose da Citroen, DS e Peugeot) e di tanti altri marchi che rivolgono particolare attenzione ai giovani. Inoltre, saranno sempre più le vetture ad alimentazione elettrica o ibrida (come la Volvo XC 90 in foto).

 
A rafforzare la passione per l’auto non mancheranno le italiane, con le sempiterne Fiat 500 e la 124 Spider (magari acquistata di seconda mano), le Abarth e le Alfa Romeo.
In conclusione, ci piacerebbe sapere quali erano le auto che amavano i vostri padri, indipendentemente dal periodo, e quali riterrete saranno molto considerate dai vostri figli. Il dibattito è aperto sulla nostra pagina facebook.

 

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