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Silverstone: Hamilton profeta in patria – Ferrari, sprofondo Rosso

Formula One Grand Prix of Great BritainVince ancora Lewis Hamilton, davanti ai suoi connazionali, ed è una vittoria che vale doppio. Con i 25 punti ottenuti nel GP di Silverstone l’inglese ha di fatto inaugurato lo sprint finale con Nico Rosberg, che rimane davanti ma solo di una lunghezza in classifica generale. Il leader del Mondiale conferma la fatica a reggere la pressione incappando in un errore banale che gli costa una penalità e punti preziosi a favore del compagno-rivale di scuderia.

Alla fine non è in dubbio che la Mercedes AMG porterà a casa sia il titolo costruttori, sia il titolo piloti, ma sarà interessante vedere chi la spunterà alla fine tra i due del team Petronas Mercedes, il cui rapporto pare vicino ai minimi storici, come dimostrano gli strascichi polemici degli ultimi Gran Premi e il fatto che, inquadrati dalle telecamere vicini ai box a fine gara, non si siano nemmeno parlati. Un consiglio via radio dato dalla scuderia a Rosberg (vietato dai nuovi regolamenti) causa una penalizzazione di 10 secondi a quest’ultimo che lo fa indietreggiare al terzo posto: al suo posto ci va Verstappen (anche oggi bravissimo). Interessante sarà anche capire come la Mercedes vivrà il conflitto tra i due piloti e come lo gestirà: a oggi è da escludere che la convivenza possa proseguire anche l’anno prossimo. Tra due settimane ne sapremo di più: che ci sia aria di sorpasso? L’inerzia sembra ora dalla parte di Hamilton ma guai a dare per vinto Rosberg.

Ferrari anonima, ma non è purtroppo una novità. Per la seconda volta in stagione non va a podio ma più di tutti stupisce l’impotenza della Rossa non solo davanti all’irraggiungibile Mercedes ma anche di fronte ad altre monoposto sulla carta “umane” come la Red Bull di Ricciardo che ha preceduto al quarto posto la vettura di Raikkonen o la Force India di Perez che è arrivata davanti a Vettel, soltanto nono e superato persino da Hulkenberg e Sainz.

Con queste annebbiate prestazioni la Scuderia Rossa non andrà da nessuna parte e di questo passo ci vorrà una bella scossa, anche livello manageriale per rivederla competitiva per il titolo.

Il tedesco, già partito a handicap dopo le qualifiche che lo avevano fatto retrocedere di cinque posti per un problema al cambio, non è mai stato in gara. Il finlandese ha salvato il salvabile in un week-end veramente negativo ma ormai la Ferrari è costretta a celebrare le nozze coi fichi secchi per non cadere nella depressione.

Non è stata una gara normale quella in terra d’Albione: il meteo ci ha messo molto del suo bagnando il tracciato a pochi istanti dall’inizio della corsa. Si è partiti quindi in regime di safey car. La pioggia è durata però soltanto pochi minuti tanto che la gara è iniziata ufficialmente dopo cinque giri quando tutte le vetture avevano montato gomme da bagnato estremo su tratti di pista ormai asciutti. Perfetto Hamilton nella gestione della gara, un po’ meno Rosberg. Ancora, si è visto brillare il giovane Verstappen, autore di un sorpasso fenomenale sulla Mercedes del tedesco a metà gara.

Tutti i piloti hanno infine deciso di puntare sulle medie, Ferrari per prime, ma a prevalere è sempre l’inglese che tiene dietro il duo Verstappen e Rosberg che controsorpassa il figlio d’arte andando a completare l’ennesima doppietta Mercedes della stagione (prima della doccia gelata della penalizzazione). Il Mondiale diventa così sempre più un film da gustare fino in fondo: peccato che la Rossa reciti un ruolo da comparsa…

Andrea Sicuro

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