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Alfa Romeo Mito 1.3 Multijet : 95 CV di grinta rinnovata

Impressioni di guida (Video)

Debutta l’ Alfa Romeo Mito restyling, caratterizzata principalmente da aspetti come l’inedita calandra ispirata a quella della Giulia, i rinnovati logo del Marchio e lettering del nome e soprattutto la versione con il nuovo propulsore 1.3  Multijet da 95 CV, oggetto della prova. Un motore in grado di spingere la compatta di Arese da 0 a 100 km/h in 12”5/10, a fronte della velocità massima pari a 180 km/h.


Stile intramontabile da coupé
Sono già ben 8 anni che la Mito è sulla breccia, ma la sua linea è ancora straordinariamente piacevole e moderna con quell’aria da coupé che, complici le portiere con vetratura “a giorno”, conquista molti giovani o quanti si sentono tali. Logico quindi non vi siano eccessivi stravolgimenti nel primo importante restyling, tant’è che i designer del Centro Stile Alfa Romeo si sono ispirati moderatamente alla Giulia.

La gamma si articola nei tre allestimenti Mito, Super, Veloce e propone otto colori di carrozzeria, tra cui l’inedito bianco pastello. La scelta tra i cerchi in lega vede otto proposte differenti, inclusi tre nuovi disegni da 16”, 17” e 18”. Gli interni sono rimasti sostanzialmente invariati, eccezion fatta per la top di gamma Veloce la quale propone nuovi sedili sportivi rivestiti in tessuto e Alcantara, oppure i sedili Sabelt  con guscio in fibra di carbonio opzionali. Infine, a dire il vero il look di plancia e strumentazione appare un po’ superato e ci sarebbe piaciuto “un tocco di Giulia” anche in questo ambito.

Il motore che ti sorprende
Al volante della Mito 1.3 Multijet 95 CV si apprezza tutta la grinta del nuovo motore, specialmente quando il sistema Alfa DNA è settato in Dynamic e la coppia può esprimersi al massimo. Si tratta in sostanza di un propulsore che, in virtù della notevole “prontezza di riflessi” a ogni regime, non fa rimpiangere assolutamente unità di maggiore cilindrata.

Il turbocompressore  è pressoché esente da ritardi di risposta e raggiunge la massima pressione di sovralimentazione proprio con il programma Dynamic inserito. Difetti? Il sound è quello che è, ma non si può pretendere più di tanto da un 4 cilindri turbodiesel del genere, il quale peraltro dimostra di essere piuttosto silenzioso anche quando la lancetta del contagiri si “arrampica” velocemente verso la zona rossa.

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Le curve sono il suo regno
Una pubblicità Alfa Romeo degli Anni 80 recitava “La Giulietta raddrizza le curve”, riferendosi all’eccezionale tenuta di strada della berlina di Arese con l’inconfondibile linea a cuneo. Tale slogan enfatico potrebbe essere benissimo ripreso per la Mito, la quale fa dell’elevata tenuta di strada uno dei suoi punti a favore. In sintesi, con il DNA regolato in Dynamic entra in funzione il differenziale autobloccante elettronico Q2, si “allentano le briglie” dell’ESP, lo sterzo acquisisce uno splendido carico e la compatta Alfa Romeo più sportiva di sempre “pennella” le curve come nessun’altra.

In altre parole il Q2 annulla il sottosterzo, accompagna la vettura dentro la curva e il guidatore può contare su un retrotreno piacevolmente reattivo ma senza eccessi. In sintesi, nonostante derivi strettamente dalla Fiat Grande Punto (peraltro ottima anche lei dal punto di vista dinamico), la Mito è da considerarsi una vera Alfa Romeo come comportamento generale. A volte la maestria dei progettisti emerge proprio quando ci sono margini di manovra molto ristretti, dettati dalle sinergie di gruppo come in questo caso. E la Mito, ultima Alfa Romeo studiata ad Arese, ne è la dimostrazione tanto da riuscire a dire la sua ancora oggi con l’aiuto di un importante restyling.

Gian Marco Barzan

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