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Lorenzo il magnifico a Le Mans – Vale c’è

Gp Le MansMondiale riaperto c’è già chi dice. Forse un po’ troppo, ma si può dire che qualche porta si schiude in MotoGP, e la competitività si rallegra per i possibili scenari. A Le Mans Jorge fa Lorenzo il magnifico : vince per distacco il campione del mondo, che con una gara sontuosa dichiara a chiare lettere di non voler abdicare. Valentino Rossi, che partiva dal settimo posto ottenuto nelle qualifiche, dopo Jerez regala un’altra prestazione da incorniciare e con una grande rimonta si porta alle spalle del (per ora) rivale-compagno in Yamaha.

E Marquez? Caduto e relegato ad un anonimo tredicesimo posto. La caduta ha contraccolpi pesanti sulla classifica: Marc si trova ora al secondo posto a – 5 da Por Fuera che comanda a quota 90 punti. Sul gradino più basso del podio incalza Rossi a 78. I giochi sono quindi ancora aperti. Incredibile lo scenario verificatosi nelle ultime due settimane, almeno a giudicare dalle prime gare in cui sembrava esserci un dominatore incontrastato.

Cadono anche i piloti del team Ducati, Iannone e Dovizioso (sul quale la iella continua ad accanirsi quasi scientificamente). Giornata nera per il team di Borgo Panigale che si consola solo con il settimo posto di Petrucci, alla prima corsa stagionale dopo l’infortunio alla mano e la successiva operazione. Ne approfitta quel Vinales che dall’anno prossimo potrebbe essere compagno di scuderia di Valentino e nel frattempo giunge terzo, dietro al suo futuro collega e all’uomo che dovrebbe appunto sostituire alla guida della Yamaha. Incroci strani che si verificano in Francia. Per la Suzuki è un traguardo storico: non saliva sul podio dal 2008. L’impresa riuscì allora a Loris Capirossi nel Gp di Brno.

La rimonta di Rossi (come spesso accade) ha invece qualcosa di epico. Del resto, negli anni Valentino ha dimostrato di avere i colpi del campione in canna quando tutto sembra perduto e i detrattori sono pronti a dare fiato alle trombe. Il pilota di Tavullia smentisce ancora una volta tutti e dopo un avvio di stagione in chiaroscuro rilancia definitivamente le proprie quotazioni in un campionato che si è fatto ora più incerto. Difficile dire chi avrà la meglio: di acqua sotto i ponti ne deve passare ancora parecchia. La freschezza e la gioventù di Lorenzo e Marquez avranno la meglio sull’esperienza e sul carisma di Rossi? O la voglia di rivincita del pesarese sarà superiore alla fame dei rivali? Interrogativi che avranno risposta solamente alla fine dei giochi.

A Le Mans è dovuto infatti accadere di tutto perché alla fine vincesse il pilota dato per favorito alla vigilia. Fin da subito il maiorchino ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto ai rivali che hanno dovuto arrendersi subito dinnanzi allo strapotere del campione iridato. Alle sue spalle la bagarre si è fatta serrata: Rossi, costretto ad una partenza ad handicap, ha dovuto soffrire per emergere in mezzo al gruppone ma è uscito alla distanza portandosi ad un certo punto dietro a Marquez e Dovizioso in corsa per il secondo e il terzo posto.

A farla da padrone sono state però le cadute, tante in Francia (a fianco, podio). Il primo ad alzare bandiera bianca è Andrea Iannone, che conferma di non vivere una stagione esaltante (anche per demeriti suoi). Al sedicesimo è invece la volta di Dovizioso e Marquez che così facendo spianano la strada a Valentino che a quel punto non ha più rivali davanti a sé. E’ la svolta decisiva della corsa: della duplice caduta italo- spagnola ne approfittano Vinales e i fratelli Espargarò (Pol arriva quarto, Aleix quinto). Marquez, a differenza di Dovi, riesce a rialzarsi e a terminare la corsa conquistando tre punti che comunque possono risultare decisivi a fine stagione. Valentino giunge secondo a 10” dal compagno: impossibile chiedergli di più dinnanzi a questo Lorenzo…

Andrea Sicuro

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