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Automobili clonate in Cina : il successo delle copie

Da anni il mercato orientale presenta le “gemelle”, dei modelli europei di maggior appeal. Che ora cominciano anche a vendere a prezzi decisamente inferiori rispetto agli originali.

 
Se non fosse un argomento tremendamente serio, le automobili clonate da parte dei produttori cinesi di modelli di auto occidentali qualche aspetto esilarante ce l’avrebbe. Dai nomi storpiati, alle linee tanto manifestamente simili quanto goffe nel risultato, i motivi per una risata non mancherebbero. Il problema, però, c’è e sono i soldi che queste copie fanno perdere al mercato “originale” e, soprattutto il fatto che queste automobili clonate stiano cominciando ad avere un effettivo successo sul mercato. In Cine e non solo. Perché iniziano a garantire standard decenti di qualità (ci credo, potrà dire qualcuno, a forza di copiare si copia pure quella…) e costano meno della metà.
La Cina, partiamo da questo dato inconfutabile, è ormai da anni al centro dell’attenzione del comparto automobilistico internazionale a causa della costante produzione di automobili clonate dalle vetture europee più apprezzate. Fino a oggi, quasi sempre brutte copie della auto più vendute nel Vecchio continente. Negli anni anche più recenti, in questo senso, si è assistito a un po’ di tutto. Con l’avvento prima di prototipi che promettevano quello che si sarebbe potuto fare e poi con modelli che, come accennato, hanno anche avuto il loro successo sul mercato. Esempio di prototipo smaccatamente copiato, Vidoev ha presentato tempo fa l’esatta fotocopia del Maggiolino Volkswagen, ovviamente in peggio.
Abbastanza nota agli esperti del settore e non, anche la manifesta – per usare un eufemismo – poca fantasia degli ingegneri e disegnatori della Landwind, quando hanno messo sul mercato il Landwind X7, SUV a dir poco ispirato dal Range Rover Evoque. Minacciata inutilmente, sin da subito dai legali della Range Rover, la Landwind continua a vendere il modello che, oltre a riscuotere successo in Cina, ha registrato una discreta domanda da parte del mercato europeo.

 

Da tenere a mente anche la Zotye E01, una citycar elettrica che mescola la fiancata della Smart fortwo con dettagli ispirati alla Bmw i3, a cui si aggiunge la Dexing Jinniu, chiaramente “ispirata” alla Mini, o ancora la Xuanyu Xuanlai che ricorda il frontale dell’apprezzato Jeep Renegade. Per arrivare alla Lifan 330 una copia quasi esatta della 500L, o alla Brilliance A3, il clone cinese della Bmw X1. Infine, uno dei più recenti, lo Zotye T700- Sr8: una sorta di sorella gemella della Porsche Macan, che può contare su un motore 2.0 litri da 177 CV e viene venduta al prezzo di 24.500 euro. Manco a dirlo, un grande successo.

Marco Infelise

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