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Football e motori : una lunga storia d’amore

La Dacia Arena di Udine è l’ennesimo passo fatto insieme da aziende automobilistiche e società di calcio. Football e motori : facciamo il punto.

Si è aperto un nuovo capitolo nel rapporto (spesso d’interesse, ma a volte dotato di un minimo di sentimento) tra football e motori. Una storia destinata regolarmente ad aggiungere a se stessa nuovi tasselli, che puntualmente vi riportiamo. Dacia, azienda automobilistica romena appartenente al gruppo Renault SA, ha appena dato il suo nome, come main sponsor dell’Udinese Calcio, alla Dacia Arena, lo stadio friulano. Un accordo che non riguarda la semplice sponsorizzazione delle maglie o l’utilizzo di una flotta aziendale per i calciatori, ma è più profondo e complesso e comprende l’organizzazione di scuole calcio e progetti educativi. Sotto l’egida del filo comune che vede legate le due società, calcistica e motoristica, nel nome dell’efficienze e dell’organizzazione.
In alcuni casi, come si sa, si è andati ancora più in là e il marchio automobilistico è tutt’uno con la squadra. In Italia Fiat significa da sempre Juventus e ora che la più grande azienda italiana di motori si è riformata con l’acquisizione americana, il gruppo FCA è sempre legato alla squadra bianconera. EXOR SpA, holding finanziaria italiana controllata con il 51,39% tramite la Giovanni Agnelli & C. S.a.p.a. (formata prevalentemente dai membri della famiglia Agnelli/Elkann), è infatti azionista di maggioranza sia del gruppo automobilistico italo statunitense (con il 30% circa) sia del club torinese (con il 63,77%). Inoltre il marchio Jeep, azienda automobilistica statunitense controllata dal gruppo FCA, è main sponsor della stessa società bianconera. La Fiat ha avuto in passato esperienze all’estero con il football, in Brasile, mercato nel quale è stata per anni in testa alle vendite di auto. Prima con il Palmeiras di San Paolo e l’Atletico del Minas Gerais, poi anche con il Cruzeiro di Belo Horizonte.

Il Wolfsburg è la società calcistica dell’omonima città tedesca che, all’estero, è ancora meglio conosciuta per essere sede ufficiale della casa automoblistica Volkswagen. E la Volkswagen è proprietaria della squadra bianco verde. Ma controlla Audi e, attraverso quest’ultima, è entrata in possesso del 9,1% anche di Bayern Muenchen ag, società che controlla i concorrenti bavaresi. E Audi poi è uno dei maggiori sponsor del Football bavarese: un intreccio unico e, probabilmente, impossibile nel resto del panorama calcistico internazionale. Ma non è tutto: perché, oltre al Wolfsburg e al Bayern, Volkswagen  vanta una significativa partecipazione nell’Inglostad, squadra anch’essa militante in Bundesliga e, manco a dirlo, sede dell’Audi. Un po’ come se in Italia FCA fosse proprietaria non solo della Juve, ma anche di un pezzo di Inter e Sassuolo.

Per quanto riguarda le sponsorizzazioni nel football la storia è più complessa. Limitando l’osservazione ai cinque principali campionati europei (Serie A, Premier League, Bundesliga, Ligue 1 e Liga), nella sola stagione 2015-16 si contano dieci accordi che hanno portato le squadre di calcio a stampare sulle proprie divise i loghi di case automobilistiche. I binomi sono Juventus-Jeep e Udinese-Dacia, in Italia. In Inghilterra la croce della Chevrolet fa invece mostra di sé sulle maglie del Manchester United. In Bundesliga come detto il Wolfsburg ha il logo Volkswagen, lo Stoccarda è supportato dalla Mercedes Benz Bank mentre l’Alfa Romeo è lo sponsor ufficiale dell’Eintracht Francoforte. In Francia si pesca verso est: il Bordeaux ha sposato Kia, il Lione Hyundai mentre l’Angers viene sostenuto da Scania. Infine nella Liga spagnola il Celta Vigo, ex compagine allenata dal campione d’Europa Luis Enrique, è sponsorizzata da Citroen. Non bisogna dimenticare poi che Nissan è sponsor ufficiale della UEFA Champions League, eredità presa da chi? Indovinate, naturalmente da un’altra casa automobilistica: Ford.

Marco Infelise

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