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Esame del capello e l’iter tunnel per guida in stato di ebrezza – Quello che dovete sapere e…

Dovreste leggere con attenzione per essere consapevoli di quanto oggi deve affrontare chi viene colto alla guida in stato di alterazione. Non solo per droghe, ma anche per il tasso alcolemico.

 

Con le nuove normative è previsto in ogni caso che il guidatore si sottoponga a esame del capello (Etilglucuronato – EtG). Questo nell’ambito di vari step burocratici e di prevenzione che in molti casi sono da ritenere giusti e giustificati,  in altri si trasformano in un calvario poco sensato.

Ma andiamo con ordine

Se uscite da una festa e pensate di aver bevuto un goccio di troppo, vi conviene trovare il modo di farvi accompagnare a casa. Solo il pensiero della probabilità di essere coinvolti per “omicidio colposo o volontario” fa rabbrividire e deve essere già un forte deterrente ad affrontare rischi. E giustamente. Troppi i casi di imbecilli che hanno tolto vite e rovinato famiglie per perseveranti serate “da fusi”.
Ma attenzione, basta un’inezia per finire in un lungo tunnel burocratico di cui pochi saprebbero venire a capo.

Se venite fermati e sottoposti ad alcol test (con accessori di cui è stata spesso dimostrata l’inattendibilità), o per caso vi impantanate con le ruote nel fossato a lato strada (qualcuno, per esempio, ci ha scritto che è accaduto per evitare un frontale) cominciano guai. E c’è possibilità che la persona sia condotta a presidio ospedaliero per approfondire il test.

Multa, detrazione punti patente e patente sospesa per due mesi, sei mesi, un anno, a seconda della percentuale alcolica e dell’entità dell’incidente. Che non significa debba aver coinvolto altre persone. Anche se avete messo le ruote nel fossato da soli, venite “bollati” per un tempo lungo e non sempre determinabile.

Si innescano due iter

Apparentemente gli iter sono separati, uno amministrativo l’altro penale. Con più passaggi.

Dopo un po’ di tempo dall’accaduto (anche mesi) sarete chiamare a consegnare la patente, come conseguenza dell’atto prefettizio emesso.
E qui iniziano le vostre scelte. Tra queste, accettare la sospensione e attendere senza la patente.

Chi pensa (ma deve esserne convinto) che la sospensione non sia giustificata o presenti errori di valutazione, può interpellare un avvocato di fiducia (meglio) per fare ricorso al procedimento sospensivo. Se, e solo se, il Giudice di Pace riterrà di accogliere le vostre rimostranze, emetterà la sospensione dell’ordinanza prefettizia.
Il guidatore potrà riavere la patente, ma da quel momento è nella mani dell’ente ASL . La questione “Penale” continua il suo lento decorso.

Per ottenere l’idoneità alla guida

Da richiesta dell’ASL la persona coinvolta deve presentare pagamenti in C/C e carta bollata (spesa intorno ai sessanta euro), e soprattutto, secondo le nuove disposizioni, recarsi a all’Azienda Socio-Sanitaria locale per l’esame del capello per la ricerca del Etilglucuronato (100 euro). Prima era richiesto l’esame del sangue, ma adesso si dice che bastava qualche giorno senza un bicchiere di vino per avere gli esami puliti. Con l’esame del capello e del Etiglucuronato viene controllato un arco di tempo molto più lungo (anche fino a tre mesi). Bastano 3 cm di capello (a differenza dei sei per test sulle droghe, il che, – forse sensatamente -, comprende un arco di tempo più lungo).

Se va tutto bene, l’ormai astemio automobilista-motociclista (che dovrà esimersi anche dall’aperitivo sotto casa con gli amici) la Commissione ASL rilascia l’idoneità alla guida. La prima volta sei mesi. Dovrà essere portata in Motorizzazione che adeguerà il tempo di validità di una nuova patente. La seconda volta, stesso iter ma con validità per un anno, poi per due e alla fine per cinque o dieci. Con l’aggiunta delle spese delle nuove patenti.

Il procedimento penale

Anche se alla fine riuscite ad ottenere dal Giudice la cancellazione dell’ordinanza prefettizia, poco o nulla cambia. Il rilascio dell’idoneità alla guida resta nelle mani dell’ASL.
Abbiamo provato a fare verifiche. La Motorizzazione prende atto. Come prende atto la Prefettura. Parallelamente al decorso burocratico Amministrativo, intanto, l’iter Penale attende. Un’eventuale opposizione al percorso del procedimento penale della Procura potrà, forse, velocizzare le cose. Altrimenti non resta che attendere. E ci raccomandiamo, mantenendo sempre “pulito” lo stato psico-fisico. Niente più  alcolici. Almeno nei tre mesi prima del test. Neppure se festeggiate qualcosa. La Procura ha tempo cinque anni per chiamare in causa l’interessato.

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