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Alfa Romeo Giulia – Debuttano nuove versioni

Al Salone di Ginevra l’Alfa Romeo presenta inedite versioni della Giulia, che si affiancano alla Quadrifoglio con motore d’ispirazione Ferrari. Si tratta delle 2.0 a benzina e 2.2 Diesel. Inoltre, a partire dal 15 aprile la berlina milanese sarà ordinabile e verrà commercializzata progressivamente in tutti i mercati dell’area EMEA.

“La più Alfa tra le Alfa”
La nuova Alfa Romeo Giulia è caratterizzata da un design tipicamente italiano, che si esprime attraverso il senso delle proporzioni, la semplicità e la qualità delle superfici, in grado di avvolgere il pilota ponendolo al centro della scena. La scelta della trazione posteriore non rappresenta solo un tributo alle radici più autentiche del mito Alfa Romeo, ma è nel contempo una soluzione tecnica che assicura prestazioni elevate e grande divertimento ed emozioni di guida. Ulteriori peculiarità della Giulia sono la distribuzione di 50-50 sui due assi, le sospensioni anteriori a quadrilateri deformabili e posteriori Alfa Link (brevetto Alfa Romeo) e lo sterzo più diretto del segmento.

Inoltre, per conseguire il miglior rapporto peso/potenza della categoria, la Giulia associa le ottime prestazioni dei suoi motori con l’ampio impiego di materiali ultra leggeri, nei quali Alfa Romeo vanta una lunga tradizione. Materiali come fibra di carbonio, alluminio e composito di alluminio e materiale plastico. Come avveniva per l’omonima progenitrice e per l’Alfetta, la nuova Giulia presenta soluzioni tecniche uniche da farne il punto di riferimento del suo segmento (che vanta vetture premium come la Jaguar XE, per intenderci). Tra gli aspetti più sofisticati sono da citare l’Integrated Brake System (IBS) che riduce sensibilmente lo spazio di frenata, nonché le sospensioni attive. Patrimonio esclusivo della versione Quadrifoglio sono la tecnologia Torque Vectoring, per un eccezionale ripartizione della coppia tra le ruote posteriori, e l’Active Aero Splitter che gestisce in modo attivo la deportanza a velocità sostenute.

Torna il motore “duemila”
L’Alfa Romeo vanta una lunga tradizione nei motori 2 litri, sempre contraddistinta da alte potenze, curva di coppia favorevole e affidabilità. Al riguardo, è doveroso citare il 4 cilindri bialbero di 1.962 cc con due carburatori doppio corpo erogante 132 CV, che equipaggiava le GT 2000 Veloce, 2000 Berlina e Spider 2000 Veloce nel 1971, oppure il Twin Spark 2.0 che con testate a due o a quattro valvole per cilindro ha riguardato diversi modelli da fine Anni 80 al 2009. Oggi, Alfa Romeo torna a proporre per la Giulia un 2.0 tutto suo, senza “contaminazioni” a livello di sinergie di gruppo di nessun genere. In dettaglio, il propulsore in oggetto è un 4 cilindri in linea a benzina costruito interamente in alluminio. Tra le sue peculiarità, oltre al sistema elettroidraulico di attuazione valvole MultiAir, spiccano la sovralimentazione “2-in-1” e l’iniezione diretta ad alta pressione da 200 bar. Conseguentemente, vi è una risposta particolarmente pronta ai comandi dell’acceleratore, lungo tutto l’arco funzionamento, e una notevole efficienza nei consumi. Inoltre, da quanto sappiamo, il sound ricorda moltissimo quello del leggendario 4 cilindri bialbero Alfa “prima maniera”. Infine, la configurazione prevede una potenza di 200 CV a 5.000 giri/min. (ma ne arriveranno di più potenti) e coppia massima di 330 Nm a 1.750 giri/min., e l’abbinamento al nuovo cambio automatico a 8 marce.

Propulsore 2.2 Diesel esclusivo
Diciamo subito che il motore 2.2 Diesel dell’Alfa Romeo Giulia non ha nulla a che vedere con il 2.2 che equipaggia le Jeep (peraltro ottimo). Si tratta, infatti, del primo motore Diesel nella storia di Alfa Romeo costruito interamente in alluminio (l’unità Jeep ha il basamento in ghisa, testata completamente diversa ed è realizzato per applicazioni trasversali). Questo 4 cilindri in linea, posizionato longitudinalmente come tutte le altre unità della Giulia, è caratterizzato dal sistema d’iniezione di ultima generazione MultiJet II, con Injection Rate Shaping (IRS) e pressioni d’esercizio di 2.000 bar. Il turbocompressore a geometria variabile ad attuazione elettrica costituisce lo stato dell’arte della meccanica e, inoltre, minimizza i tempi di risposta e avvantaggia l’efficienza. Il 2.2 Diesel Alfa Romeo è declinato in due versioni, rispettivamente con potenza di 180 CV a 3.750 giri/min. (coppia massima di 450 Nm a 1.750 giri/min.) e 150 CV a 4.000 giri/min. (380 Nm a 1.500 giri/min). Per entrambe le configurazioni, abbinate alla trazione posteriore, sono disponibili il nuovo cambio automatico a 8 marce e, in alternativa, la trasmissione manuale a sei marce. Infine, tutti i motori della gamma sono prodotti in Italia negli stabilimenti di Termoli (unità a benzina) e Pratola Serra (propulsori diesel), in aree dedicate ai motori Alfa Romeo con processi e metodologie all’avanguardia.

“C’è molta Ferrari nel V6”
Il motore 2.9 BiTurbo benzina è esclusivo della Giulia Quadrifoglio. Si tratta di un propulsore di derivazione Ferrari (“stretto parente” del V8 della California T) con 6 cilindri a V di 90°, sovralimentazione mediante due turbocompressori, costruzione totalmente in alluminio , nonché potenza e coppia massime rispettivamente di 510 CV e oltre 600 Nm. Conseguentemente, le prestazioni vedono l’accelerazione 0-100 km/h coperta in 3”9/10, a fronte della velocità massima di 307 km/h. Concludendo, la nuova Alfa Romeo Giulia si declina in cinque allestimenti: Giulia, Super, Quadrifoglio e due varianti Business dedicate al mondo delle aziende.

Gian Marco Barzan

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