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Moto elettriche tra scherzi di sport e passione

Motoczysz_TTXGP_PortlandSe l’animo del motociclista e la passione davanti a un volante siano più o meno sovrapponibili è questione per la quale a mio avviso non esiste risposta. Ma se si parla di sport e tecnologie, come di mercato, le moto elettriche vivono realtà del tutto particolari.
Il mondo delle auto e delle moto hanno un’enormità di punti in comune. Anche nello sport le passioni e le emozioni spesso coinvolgono le stesse persone, e anche le leggi del business si intersecano.

Al momento, però, questo non rispecchia  quanto avviene con le nuove visioni delle rispettive competizioni. Per le moto elettriche, sogni in stand-by con il punto di domanda. Il mercato sta andando più veloce dello sport.

 

La Formula E sta riuscendo a farsi notare, a conquistare le attenzioni e gli investimenti dei brand quale banco di prova delle tecnologie di propulsione elettrica. Come monoposto chiamate a piantare paletti sempre più robusti quanto alla credibilità prestazionale dei Watt e il conseguente richiamo commerciale.

 

Non sta accadendo la stessa cosa per o sport delle moto elettriche : corse motociclistiche come il TTXGP stanno vivendo un momento critico. Dopo aver chiamato alle armi brand corsaioli e di prim’ordine, dai giapponesi Honda agli americani della Brammo, non si sa neppure se proseguirà. Il popolo dei motociclisti è differente, non tanto di quello legato al gusto dell’avventura, ma soprattutto quello legato alle emozioni della “manetta gagliarda” piuttosto che nella derapata sulle quattro ruote. Il motociclista sportivo, diciamo, ha il “motore sotto al sedere”. Il pilota di auto deve sentire le ruote nel fondoschiena.

 

Era  i Il 12 giugno 2009, quando niente di meno che la leggendaria Isola di Man accoglieva la prima corsa di moto elettriche al mondo (TTXGP). Nel cuore del mitico Tourist Trophy, macchine a due ruote di un nuovo genere hanno sfidato prefigurato le corse del futuro.
Ventisette team , 16 squadre giusto per cominciare. La sfida tra moto elettriche a zero emissioni sarebbe stata in grado si riproporre l’isteria motoristica al famoso Tourist Trophy?.

Nello scenario che ha osannato i mezzi da corsa a combustione, tra i sibili tecnologici di queste moto sembrava di sì. Il popolo delle ruote arrembanti pareva conquistato. A  convincersene anche i piloti stessi.
Sceso dalla sua MotoCzysz a batteria lithium-ion,, l’americano Marco Miller confessava: “ pensavo francamente che sarebbe stato noioso, ma questo è molto “cool”,  la voce ha un che di futurista, le accelerazioni sono inebrianti”.

Sulla stessa scia i team Agni, Missione One, Brammo, o la moto dei tedeschi del Team XXL che si è regalata il record di velocità massima: 170 km/h, dopo le punte di 200 km/h nelle prove.

Il problema erano gli spazi, ristretti per le betterie e gli impianti fortemente digitalizzati. Ma le evoluzioni hanno fatto anche nelle due rote passi da gigante e, oggi, non è difficile trovare sul mercato moto elettriche con 250/300 km di autonomia.
Eppure le corse non hanno spiccato il volo che si attendeva.

 

Se alcuni, come giapponesi ed europei hanno ridotto drasticamente gli investment, altri come indiani, americani e nuovi team misti continuano a credere che la gare di TTXGP, TT ZERO, o della serie e-Power racing series giocheranno un ruolo fondamentale per portare l’elettrico anche nelle due ruote. Certo, le tecnologie si sono finora molto più concentrate nel mondo delle quattro ruote, ma chi è pronto a scommettere che avranno lo stesso impatto che gradualmente, e a fatica, si sta ottenendo con le quattro ruote?

Lo sport è una nobile arte competitiva dove le emozioni, l’attimo fuggente, il virtuosismo di un passaggio vanno al di là di altri propositi ecocompatibili. Il tatto ha lo stesso valore coinvolgente degli odori creati da gommature e dischi sotto assedio e di sonorità che si fanno concerto. siamo abituati alle arti canore dei pistoni, ma adesso abbiamo sentito scarichi con simili valenze.

Honda, BMW ci si stanno impegnando, come ha fatto oltreoceano la Brammo o Zero: molto avanti nel settore delle moto elettriche adatte a chi si sente di far parte della schiera dei motociclisti puristi.

Di fatto, al momento le corse a due ruote elettriche sono in attesa di segnali convincenti.
Le Stock. TT ZERO o Pikes Peak sono gli eventi che danno più visibilità al settore. Altrimenti rimangono a lottare piccolo realtà da club come eMotoRacing e M1GP in Nordamerica o la eFXC series in Australia, che proseguono anche se la grande realtà del TTXGP gli ha abbandonati.

 

Anche per questo, e per altro, si previedono commercialmente due strade parallele ma distinte. Moto “moto” e scooter.Tra il 2016 e il 2017 i mercati mondiali avranno in forza prodotti capaci di superare i 320/350 km/ di autonomia. Nel gruppo c’è anche la nostra italiana CRP, che ha rotato all’EICMA la premium bike ” Energica Eva ” sulla base della Energica Ego, ed è considerata tra le 50 aziende più creative del settore.

Nei ruoli più funzionale prenderanno campo gli scooter. I prezzi sono più alti rispetto un modello benzina, ma con gli scooter e ciclomotori si sente meno. Poi ci sono vantaggi in fatto di costo per un pieno di ricarica (circa un paio di € ) oltre a ecoincentivi, sgravi fiscali, assicurativi ed accesso a zone urbane a traffico limitato. La manutenzione è estremamente inferiore agli standard, e per determinanti aggiornamenti basterà una App sullo smartphone. E per l’assicurazione di una moto elettrica, il premio RC costa circa la metà.

 

 

Fabrizio Romano

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