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Troppo silenzio per elettriche

Le auto elettriche (e i veicoli elettrici in generale) sono famose per il loro muoversi in silenzio con potenza fluida ed ecologica. Come lo scorrere di un pacifico torrente.

Un bene per la lotta alle emissioni dannose, meno per la percezione uditiva di pedoni o ciclisti, specialmente per quelli a portata di vista. Il troppo silenzio richiede interventi anti-silenzio ? Ormai lo abbia capito un po’ tutti. Il troppo silenzio può essere un pericolo.

I costruttori se ne sono resi bene conto, ma all’inizio dell’era delle alimentazioni ibride o elettriche hanno fatto finta di nulla, dando risalto agli aspetti positivi e mettendo da parte, come la polvere sotto un tappeto, quelli che potevano presentarsi come un problema. I modelli in commercio intanto sono cresciuti, parallelamente alla loro presenza sulle strade. A un certo punto non hanno più potuto fare finta di nulla. E non ammettere che il problema del “troppo silenzio” fosse concreto.

Specie i Paesi che sul mercato hanno cominciato ad avere i numeri di commercializzazione maggiori.
Negli Stati Uniti il fattore “sicurezza veicoli hybrid ed elettrici EV” è diventato prioritario.
Nella scelta delle soluzioni, molti costruttori sono diventati ben disposti nell’adottare sistemi come quello messo a punto da Toyota, la quale ha sviluppato una tecnologia di “avviso presenza” che stava diventando molto popolare. Presentata già nel 2011/2012 come proximity notification system .  Su questa scia, un sistema di avviso simile è stato considerato di “prossima all’omologazione” negli USA.

Tuttavia, nonostante le intenzioni non c’è ancora una legislazione che preveda per ibride ed elettriche l’obbligo di tale tecnologia incorporata nel veicolo. Negli States sarebbe dovuta diventare legge operativa entro il 2013, ma ad oggi non lo è ancora.

La tecnologia PNS prevede l’utilizzo di sensori radar che captino pedoni, ciclisti, o anche motociclisti, emettendo automaticamente un avviso sonoro artificiale proveniente dal cofano. Del tipo “sto arrivandoti vicino, fai attenzione, accorgiti che intorno hai un veicolo di cui non senti il ruggito del motore”.

Il sistema non considera ostacoli fissi. Emette il suo suono artificiale attraverso altoparlanti esterni solo a velocità inferiori ai 18 km/h, monitorando uscita dai parcheggi e zone a bassa velocità. Utilizza frequenze diverse per dare il senso di distanza del veicolo; più o meno vicino.

Andato a buca nel 2013, il Dipartimento dei Trasporti USA doveva approvarne l’uso di serie finalmente a Marzo dello scorso anno, poi il piano è slittato nuovamente per autunno di quest’anno, ma ancora si aspetta un accordo definitivo che dagli US si diramerebbe poi in Europa e in altri Paesi del mondo.

La legge prevederebbe un costo per i costruttori stimato in circa 23 milioni di dollari.

Ed occorre affrettarsi visto che secondo la NHTSA viene già calcolato che una media di 234 pedoni e ciclisti ogni mese avrebbero subito incidenti o danni a causa di auto “troppo silenziose”. Sempre più doveroso, quindi, investire su questa tecnologia. E integrarla nelle dotazioni obbligatorie per ogni veicolo con ogni tipo di alimentazione elettrica. Ovviamente i veicoli elettrici, ma anche gli ibridi, che partono dalla fase di stop utilizzando le batterie. Ecologici va benissimo, ma gli vogliamo anche sicuri.

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