L’annuncio è ufficiale : Renault torna in F1 come una vera scuderia – e come ha detto Carlos Ghosn, Presidente Direttore Generale, intende farlo dal 2016 –.
Renault aveva due opzioni: uscire completamente o ritornare in grande, al 100% ha puntualizzato Ghosn circa la decisione di volere Renault presente in Formula 1 dal 2016.
L’impegno come motorista poteva avere un senso, ma ha mostrato i suoi limiti nello scarso ritorno in immagine rispetto all’investimento, soprattutto dovuto al nuovo regolamento motore.
La scelta è maturata un paio di mesi fa con la lettera d’intenti e quindi con il via all’acquisizione di Lotus F1 Team. I principali contratti sono stati sottoscritti il 3 dicembre 2015.
Lotus F1 si è rivelato il partner più appropriato. Del resto Renault e Lotus F1 hanno vissuto insieme esperienze importanti, e sono stati Campioni del mondo nel 2005 e nel 2006 (con Fernando Alonso).
Ora la nuova sfida si prospetta molto impegnativa. Ovvio che Renault metta in gran sfoggio i risultati ottenuti.
Per quasi 40 anni Renault è stata protagonista del circus, ha partecipato a più di 600 Gran premi, ha messo in bacheca 168 vittorie, 12 titoli costruttori e 11 piloti. Nel 1977 cambiò i giochi nel campionato con l’introduzione del turbocompressore.
Le condizioni oggi sono molto diverse, ma Renault può e deve contare sull’esperienza maturata nei motori di nuova generazione. L’immagine sportiva ai massimi livelli ha forti ritorni anche commerciali quando si gioca il proprio nome nei risultati. La Formula E rappresenta già l’impegno dedicato alla propulsione elettrica. La Formula 1 è comunque una vetrina tecnologica di rilievo assoluto.
La scuderia per la prossima stagione 2016 prevede il suo debutto con il pilota venezuelano Pastor Maldonado e il britannico Jolyon Palmer.