La notizia è ufficiale. Porsche ha annunciato che la Mission E, prima vettura della Casa di Zuffenhausen al 100% elettrica, verrà prodotta. L’investimento sarà di circa 700 milioni di euro per il solo stabilimento di Stoccarda- Zuffenhausen, con la creazione di 1.000 nuovi posti di lavoro.
La Porsche Mission E è stata presentata in veste di concept car all’ultimo Salone di Francoforte, dove immediatamente è diventata “la regina” assoluta. A sorprendere favorevolmente il pubblico, infatti, è stata la motorizzazione elettrica erogante 600 CV che consente l’accelerazione 0-100 km/h in 3”5/10, ma soprattutto un’autonomia superiore ai 500 km. Fattore quest’ultimo che non trova riscontro in nessun altra auto elettrica al mondo, così com’è eccezionale il tempo di ricarica all’80% delle batterie agli ioni di litio in appena 15 minuti. Come dire che in una stazione di servizio autostradale del futuro, il rifornimento durerà giusto il tempo di prendere un caffè e fare quattro passi, anziché le molte ore occorrenti alle attuali vetture elettriche.
Dal punto di vista stilistico, la prima Porsche elettrica della storia ha una linea filante dominata dagli originali passaruota anteriori e dal cofano molto basso, ispirati nettamente al design della 911. Anche la forma dei cristalli laterali è simile a quella della Porsche per antonomasia, ma con una differenza fondamentale: due porte ad apertura inversa che consentono un comodo ingresso grazie anche all’assenza del montante centrale. Sarà inusuale trovarsi con una Porsche assolutamente silenziosa come la Mission E. A meno che a Zuffenhausen non decidano di crearle un sound artificiale, magari anch’esso in stile 911.
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