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Fiat Tipo 1.4 95 CV Opening Edition – Prezzo scioccante e tanta razionalità

Test drive

12.500 euro. Questo è il prezzo di lancio della Fiat Tipo 1.4 a benzina 95 CV Opening Edition, una berlina 4 porte lunga 4 metri e 54 centimetri, larga 1,78 e alta 149 cm.

In poche parole è impossibile trovare altrettanto a questo prezzo, considerando pure la dotazione di serie che comprende climatizzatore automatico, sei airbag, ESC con Hill Holder, sensori di parcheggio posteriori, radio con Bluetooth e comandi al volante, cerchi in lega da 16”, fendinebbia, cromature esterne, finestrini elettrici anche posteriormente, specchietti retrovisori elettrici e apertura baule automatica.

Un compito difficile ma non impossibile
Il mercato italiano, è risaputo, non gradisce particolarmente le vetture compatte a tre volumi dei Marchi generalisti. La Tipo potrebbe, il condizionale è d’obbligo, contribuire a invertire questa tendenza proprio in virtù del suo prezzo accattivante in rapporto alle dotazioni e al fatto che non ha concorrenti. Certamente la compatta progettata a Torino e prodotta in Turchia avrà vita facile nei mercati dell’est Europa, ma anche in Francia e Germania dove una tipologia (perdonateci il gioco di parole) del genere riscontra un ottimo successo. In sintesi, in Italia il destino della Tipo dipenderà solo ed esclusivamente dalla maturità del pubblico, disposto o meno ad accogliere una vettura dall’innegabile value for money con qualche piccola rinuncia in appeal stilistico.

Stile concreto e abitabilità “da Tipo”
La linea della Fiat Tipo è coerente con la razionalità del modello, ossia  priva di fronzoli, aliena dall’appariscenza e alquanto tradizionale. In dettaglio, il frontale è molto bello ed aggressivo, la fiancata piuttosto ordinaria ma gradevole, mentre a nostro avviso lo strano design dei gruppi ottici appesantisce un po’ la parte posteriore. Quanto agli interni, la spaziosità per cinque persone è eccellente e in questo richiama molto da vicino la Tipo “prima maniera” che era praticamente imbattibile in tal senso. Le quattro porte dal canto loro hanno un ampio angolo di apertura e agevolano sia l’accesso a bordo che l’uscita dei passeggeri. A quest’ultimo riguardo, risulta apprezzabile anche l’andamento del tetto che non costringe a contorsionismi vari.
Buona qualità generale
Dal punto di vista qualitativo, la Fiat Tipo ha una vernice della carrozzeria ben stesa e corretti accoppiamenti tra le parti, mentre all’interno vi sono aspetti pregevoli come il  cruscotto morbido al tatto ma anche particolari migliorabili come i pannelli porta. Anche l’abitacolo, comunque, mostra un buon livello di montaggio. La strumentazione per parte sua è facilmente consultabile, così come i comandi del climatizzatore automatico “presi in prestito dalla Giulietta” seguono i migliori dettami dell’ergonomia. Infine, se proprio dobbiamo essere pignoli l’impianto autoradio è collocato un po’ troppo in alto, ma il giudizio globale è positivo.

Comportamento su strada facile e intuitivo
Riguardo il comportamento su strada, anche in questo caso si è avuto un approccio razionale senza cedere alla sportività. In altre parole, la Tipo è la classica auto da padre o madre di famiglia, ovvero sicura in ogni circostanza, intuitiva e facile da guidare con un rassicurante sottosterzo che rappresenta l’unità di misura dell’aderenza a disposizione. Inoltre, i limitati interventi dell’ESC rappresentano un’ulteriore conferma circa la bontà dell’assetto. Assetto che, oltre a tenuta di strada e stabilità, asseconda pure il comfort di marcia grazie al buon assorbimento delle asperità stradali.

Motore ultra collaudato, ma “pigro in basso”
Il propulsore 1.4 a benzina 95 CV della Tipo è una “vecchia conoscenza”, essendo impiegato da diversi altri modelli Fiat. Si tratta, infatti, di un riuscito 4 cilindri bialbero di 1.368 cc effettivi con testata a quattro valvole per cilindro, in grado di imprimere alla Tipo prestazioni più che buone, come dimostra il tempo pari a 11”5/10 sullo 0-100 km/h e la velocità massima di 185 km/h. L’unico difetto, se così si può definire, è una certa pigrizia sotto i 3.500 giri/min. che rimanda ai “quattro valvole per cilindro vecchia maniera”. Meglio, a nostro avviso, puntare sul modernissimo 1.6 Multijet turbodiesel 120 CV, specialmente se si compiono molti chilometri annui. Certo non sarebbe male disporre di un’altra unità a benzina da affiancare al 1.4. Un esempio? Il TwinAir 105 CV della 500. Sarebbe perfetto.

Gian Marco Barzan

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