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A Sud il primato dei neopatentati

A volte i numeri fanno pensare; portano a scoprire realtà che magari non ti aspetti. Al Sud va il primato dei neopatentati – o patentati che hanno meno di 20 anni -.
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Nelle regioni del nord Italia, invece, la percentuale di patentati con meno di 20 anni è generalmente inferiore rispetto alla media nazionale, pur con qualche eccezione riguardante in tale ambito il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta.

Su scala nazionale i patentati che hanno conquistato il permesso alla guida tra i 20 e i 40 anni sono il 30,5% del totale; coloro in possesso della patente che hanno compiuto tra 40 e 59 anni è stato calcolato siano il 42% del totale.

Ma torniamo al dato più curioso, ovvero la maggior percentuale di patentati con meno di 20 anni riscontrata nelle regioni meridionali. Il dato si riferisce a un’elaborazione del Centro Studi Continental sulla base di dati del Ministero dei Trasporti.

Alla base del risultato c’è sicuramente la carenza dei trasporti pubblici. Veri latitanti in alcune zone, anche urbane ma soprattutto extra-urbane. Naturale che questo diminuisca le possibilità di alternative concrete  all’utilizzo di mezzi propri. Nelle regioni del sud Italia diventa giocoforza maggiore la necessità di ricorrere a veicoli privati motorizzati per potersi spostare rispetto alla media nazionale. Quindi, non solo la patente vede salire nella scala delle priorità, ma serve averla anche più presto. Un’altra realtà è da tenere presente: le regioni meridionali contano una popolazione mediamente più giovane confronto al resto del Paese Italia.

In generale, la Sicilia risulta la regione con la maggiore percentuale di patentati con meno di 20 anni.
La provincia con la percentuale maggiore è Ragusa (2,4%). Seguendo la scala dei dati, a Ragusa seguono Agrigento (2,1%), Siracusa (2%) e Trapani (1,8%). Altre province siciliane si ritrovano in questa graduatoria: Caltanissetta (1,6%) ed Enna (1,3%) per esempio. Tra le province del nord Italia, invece, a fare concorrenza sono Sondrio (1,7%), Cuneo (1,4%). La stessa percentuale di Verbano, Cusio, Ossola (1,4%).

 

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