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Freddie Hunt fuoriclasse al Trofeo Maserati

freddie_hunt_825 Freddie Hunt, figlio del campione del mondo di Formula 1 del 1976, James – il cui epico duello con Niki Lauda è stato riproposto non da molto nel film Rush – ha mostrato tutta la stoffa del fuoriclasse al volante della Maserati GranTurismo MC Trofeo sul tracciato statunitense Virginia International Raceway nel corso del campionato Maserati Trofeo World Series .

A Freddie sono bastati pochi giri per trovare il giusto feeling con la vettura e siglare il miglior tempo (1:56.645) nella prima sessione di libere in un tracciato che non aveva mai visto prima. Nelle seconde libere, invece, a strappargli il giro più veloce è stato Riccardo Ragazzi, con un vantaggio risicato di soli 38 millesimi.

Niente da fare per gli avversari invece nelle pre-qualifiche, dove Hunt è stato nuovamente il più veloce, migliorandosi (1:55.361) e staccando anche il biglietto per l’accesso alla SuperPole che decretava la griglia di partenza di gara 1. Questa sessione è stata veramente spettacolare: una vera battaglia a colpi di cronometro, dove i primi dieci, guidati anche in questa occasione dall’inglese, sono rimasti racchiusi in meno di un secondo.

In gara 1 Freddie Hunt, scattato dalla pole position, ha preso il largo, dimostrando di saperci fare. Sembrava avere la vittoria in pugno, ma un problema al cambio al dodicesimo giro gli ha fatto perdere terreno. Nonostante l’handicap, Hunt ha deciso di continuare, chiudendo in settima posizione, potendo contare solo su una marcia (la quarta). In gara 2, il figlio dell’ex campione del mondo, ha subito cercato il riscatto, ma l’impeto di volersi imporre gli ha tolto lucidità, che gli sono costati alcuni errori (e un drive through per aver tamponato la vettura di Adrien De Leener) e alla fine ha rimediato un undicesimo posto.

Ma la stoffa c’è, ed è evidente. Sicuro che anche la firma del nome del padre James Hunt tatuata sulla spalla gli porti bene. James Hunt è stato un mito per molti, non solo come driver, ma anche come personaggio, dallo stile di vita un po’ “baldanzoso”. E poi sulle decisioni, James difficilmente tornava indietro. Dopo aver lasciato il circus della Formula gli hanno offerto soldi a palate per tornare al volante, ma non ha mai accettato. Anche a distanza di quindici anni non ha cambiato idea nemmeno di fronte a una cifra da capogiro (un centinaio di milioni da McLaren e sponsor).

 

 Freddie Hunt ha corso al volante della Maserati GranTurismo MC Trofeo N. 28 con livrea di Autoweek, la stessa che nel terzo round di giugno scorso, sul tracciato Road America, aveva ospitato Derek Hill, altro figlio d’arte, cioè di Phil Hill, altro campione del mondo di Formula 1 (per lui era arrivato il successo in gara 1).

“E’ stato un weekend interessante – ha dichiarato Freddie – dove ho avuto la possibilità di correre in un campionato competitivo con auto bellissime. Mi è piaciuta anche l’atmosfera. Sono veramente grato a Maserati per avermi concesso questa opportunità”.

 

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