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Fiat Nuova 500 1.2 69 CV Pop – Diverte e consuma poco

Impressioni di guida

La rinnovata Fiat 500 mantiene la motorizzazione 1.2 69 CV a benzina come versione d’attacco. Una scelta indovinata, poiché il 4 cilindri Fire 8 valvole assicura alla compatta torinese un buon equilibrio tra prestazioni e contenimento dei consumi, come dimostrano i 12”9/10 necessari per accelerare da 0 a 100 km/h e il valore medio di 4,9 litri per 100 km nel ciclo combinato.

Quella fluidità che ti conquista in città e non solo
Nonostante l’avvento di motori più moderni come il TwinAir, a nostro avviso il 1.2 69 CV rimane il propulsore più azzeccato nell’ambito della gamma Fiat 500. In dettaglio, anche questa versione omologata Euro 6 mantiene la consueta elasticità di marcia, apprezzabile tanto nel circuito urbano quanto sulle strade fuori città. Un comportamento che permette di viaggiare a bassi giri con le marce alte inserite, a pieno beneficio del risparmio di carburante. Certo, non bisogna pretendere un carattere sportivo, ma sia in accelerazione sia in ripresa il “vecchio” Fire si comporta molto bene. Inoltre, in questa ultima edizione si sono compiuti buoni progressi in termini di silenziosità grazie a nuovi materiali fonoassorbenti.

Cambio impareggiabile
La leva del cambio è rimasta al suo posto, in posizione sopraelevata. Layout, questo, che meriterebbe di essere esteso a tutte le altre esponenti della famiglia 500 per quanto è comodo. Senza dimenticare, inoltre, la manovrabilità della leva con innesti morbidi, veloci e precisi che ti fa venire voglia di cambiare per il puro gusto di farlo. Certo, i rapporti rimangono solo cinque, ma della sesta marcia francamente non se ne avverte la necessità. Apprezzabile, infine, anche la frizione leggera da azionare e con corsa quasi da sportiva.

La maneggevolezza rimane un suo punto a favore
E’sufficiente percorrere la rampa elicoidale che conduce al tetto dello storico Lingotto, per accorgersi come la Fiat Nuova 500 abbia mantenuto la sua maneggevolezza straordinaria. Tutto è perfettamente congegnato, dallo sterzo piuttosto diretto alle sospensioni rigide di molle ma non di ammortizzatori. Il risultato è una capacità innata nel percorrere le curve con la massima precisione, lasciando spazio anche al divertimento di guida. Naturalmente a livello generale non è tutto “rose e fiori”, poiché la posizione di guida rimane troppo sopraelevata e l’abitabilità posteriore è piuttosto scarsa. Ma senza i suoi storici difetti la 500 che 500 sarebbe?

Gian Marco Barzan

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