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Tunnel italiani promossi

ACI presenta i dati dei nuovi test EuroTAP sui tunnel stradali.  Ottimi risultati per i tre tunnel italiani sottoposti al test EuroTAP che ACI svolge in collaborazione con l’ADAC (l’Automobile Club tedesco). Le gallerie del Monte Bianco e “Sant’Angelo” (sulla A3) hanno ottenuto “ottimo” nella valutazione complessiva, mentre il tunnel urbano di Monza ha ottenuto “buono”.
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Il traforo del Monte Bianco ha avuto i maggiori apprezzamenti per le caratteristiche del tunnel  con lunghezza oltre gli 11Km e fornice unico con traffico bidirezionale. Al livello di rischio elevato fanno riscontro le tecnologie presenti e i controlli di esercizio.

Anche il tunnel Sant’Angelo – a Battipaglia sulla SA-RC – segna il massimo dei voti, con eccellenze nei sistemi di illuminazione, ventilazione, gestione e controllo del traffico e sistema delle uscite di emergenza e vie di fuga.

Un simile punteggio lo avrebbe meritato anche la galleria urbana di Monza sulla SS26, ma che si autopenalizza per il traffico. Infatti, a fronte delle ottime valutazioni in tutte le categorie del test (impianti ed esercizio) il risultato sconta l’elevato numero di veicoli in transito con frequenti rallentamenti e code, il che aumenta il fattore rischio influenzando il giudizio complessivo.

Anche le altre gallerie europee  del  test – effettuato all’inizio del 2015 su 20 tunnel situati in 6 Paesi europei (14 in Germania, 2 in Italia e Austria, 1 in Svizzera e 1 tunnel di confine tra Italia e Francia) – hanno avuto buoni risultati con eccellenze in Germania (tunnel “Berg Bock”  – risultato il piu sicuro – e “Rennsteig”, entrambi sulla A71) e in Austria (tunnel “Roppen” sulla A12). Qualche criticità (imputabile alla lunghezza  di 17 Km, alle piazzole di sosta troppo distanti ed agli elevati volumi di traffico) è stata rilevata per il “San Gottardo”, in Svizzera, risultato il tunnel meno performante seppure con  un giudizio complessivo “buono”.

Tra i punti critici rilevati in quasi tutti i tunnel si segnalano la pulizia e luminosità delle pareti interne delle galleria a metà del tunnel, i volumi di traffico elevati con alte percentuali di veicoli pesanti, i tempi di gestione delle emergenze soprattutto nella fase iniziale, gli elevati tempi di attivazione dei sistemi di ventilazione e la limitata autonomia dei respiratori dei soccorritori in caso di incendio.

Commentando il risultato  delle gallerie italiane, il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani ha sottolineato che “l’adeguamento  alla normativa europea 2004 comincia a dare i suoi frutti, anche se ancora è molto il lavoro da fare. In Italia ci sono 747 km di gallerie che dovranno essere adeguate entro il 30 aprile 2019 con una spesa totale di 1.784 milioni di euro. Tanti soldi, ma spesi bene: investire nella sicurezza stradale significa ridurre i costi sociali legati all’incidentalità, migliorando gli standard di efficienza e di comfort della rete stradale”.

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