Per esempio che i modelli europei sono quasi esclusi dalla lista dei Top 50 del primo semestre, che Jeep ha ottenuto il suo record assoluto e questo andamento influenza anche i mercati di oltreoceano. Oppure che a comandare in USA sono ancora i pick-up e F-150 è sempre il capo.
Le auto più vendute negli Stati Uniti trovano appena due modelli con carta d’identità europea nella classifica, 
La prima Mercedes-Benz, Classe C, figura al 59° posto (43.337) anche se la Casa di Stoccarda ha comunque capitalizzato uno sviluppo del 9,4%. Audi è andata a +11% e Mini è volata a +25,3%, come Mitsubishi, e Land Rover è salita del 23%, mentre Volkswagen ha perso il 2,6% e sente avvicinarsi Subaru che ha segnato un +14%.
Il nazionalismo degli americani è tornato da un po’ a riprendere quota e a giocare un ruolo importante per i modelli dei brand a stelle e strisce. Anche dove ci sono intromissioni importanti. come per Chrysler e FCA. La scontro, quindi, è sempre fra vetture dal richiamo USA (22 fra le 50 più vendute) e giapponesi (20). Nissan sta contando i dividendi per cercare di replicare l’enorme successo conquistato sul mercato messicano, giusto oltrecondfine. Con firma made in Corea (del Sud) se ne sono piazzate 6.
Come avviene da tempo, al comando è il pick-up Ford Serie F, con l’F-150 che rimane il più ricercato in assoluto tra gli americani, e questo nonostante una flessione del 2,4% rispetto allo stesso periodo di un anno fa dovuta probabilmente a qualche attesa per l’aggiornamento della Serie F (ma che vale comunque 357.180 esemplari consegnati). Alle spalle del pick-up Ford, si è piazzato un modello concorrente, della medesima categoria, ovvero Chevrolet Silverado (275.822, +14,6%).
La formula del pick-up, se andava bene ieri ha oggi ancora più motivazioni per risultare vincente nei territori nordamericani: comfort e tecnologie sono quelle di una berlina, ma con grandi vantaggi in versatilità e polivalenza (specie per i 4×4). E sono anche di tendenza come sport-utility.
Sul podio, terza è la Toyota Camry (e anche qui pur con una flessione del 3% rispetto al semestre dell’anno scorso).
Quasi lì a prendersi il podio troviamo FCA, Fiat Chrysler Autombiles con il suo Ram (il 1500 è la star e Ram è ormai brand separato da Dodge) che in 6 mesi ha guadagnato un 4%. Il gruppo italo americano compare nella Top 50 anche con Jeep Patriot (43°), Jeep Grand Cherokee (26°), Jeep Wrangler (22°) e Jeep Cherokee (21°). Inarrestabile Jeep, che ha piazzato 400.000 unità in sei mesi per la prima volta dalla nascita.
Nella Top 10 figurano tre Honda (CR-V, Civic e Accord (rispettivamente al 7°, 8° e 9° posto), due Toyota (oltre a Camry 3* c’è Corolla al 5°), una Nissan (Altima, 6°) ed un’altra Ford (Fusion, decima). Fra gennaio e giugno, le immatricolazioni sono cresciute del 4,4% negli USA raggiungendo quota 8,52 milioni. FCA è salita del 6% nei volumi, ma la prima auto italiana è lontanissima: Fiat 500 è stata consegnata in 15.390 esemplari.
Comunque buoni risultati, tanto che per l’anno 2015 le previsioni salgono di quota e ora vedono possibile raggiungere i 17.17 milioni di esemplari invece dei 16.94 milioni precedentemente stimati.
Un paio di curiosità. La nuova Ford Mustang (arrivata anche in Europa, Italia compresa) ha già gustato una crescita del 54% piazzandosi al 34° assoluto; piace molto come sportiva “muscle” di stazza media e prezzo competitivo. Nissan Rogue con un +36% ha preso una seria rincorsa verso Chevrolet Equinox e Toyota RAV4 per il secondo posto nella classifica di fine anno dei compact SUV.
WALLPAPER FORD F-150 il veicolo più venduto negli Stati Uniti
