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Renault Clio 1.5 dCi Live – sfida alle più grandi

Test Drive – Con la Clio Renault si è imposta missioni chiare. Come il design e i contenuti per far risaltare l’impronta un po’ da coupé – una sfida alle più grandi – come fosse un modello di taglia superiorePhoto Gallery
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Sotto la direzione di Laurens van den Acker ha segnato l’avvio del rinnovato corso stilistico Renault. Il grande logo cromato a contrasto sul fondo nero brillante della calandra è un esempio della via stilistica adottata, ma a valorizzare la carta d’identità del muso sono i gruppi ottici e soprattutto le due file di LED delle luci diurne, sottolineate dai profili cromati.

Questa volta il nostro test si è rivolto all’allestimento Live con il motore diesel 1.5 dCi che qui è in versione 75 CV. Siamo al livello intermedio della gamma. Con l’aggiunta di qualche pack e accessorio valorizzante, tipo i cerchi, i fendinebbia e le finiture chromo.
L’impatto visivo ha così una caratteristica ben definita: si parte da un design frontale che senza particolari virtuosismi riesce a trasmettere il senso della qualità d’insieme; non c’è bisogno di fronzoli; Led diurni, sottoporta e superfici vetrate con parabrezza avanzato completano con sufficiente dinamismo il look.
Il posteriore è solo apparentemente semplice; in realtà è forse ancor più ricercato e ciò che davvero forma la personalità è l’aspetto bombato dei fianchi (come da accarezzare dicono in Renault). Poi emerge lo stemma e il profilo cromato alla base del portellone, insieme alla griglia inferiore che richiama la calandra.

Semplice sportività – Le forme tendenti al coupé è come se riuscissero a trarre vantaggio con le 5 porte, per via di quel profilo sportiveggiante che utilizza le maniglie posteriori integrate nei montanti. Un gioco di armonia indovinato. Lunga 4,062 m, larga 1,731 m la Nuova Clio è ribassata di 47 mm rispetto a Clio precedente, e le carreggiate larghe danno l’idea di un’auto ben piantata al suolo.
Con i cerchi Flexwheel da 16″ piazzate a dare grinta c’è anche un tocco in più di soddisfazione anche per gli animi giovanili e sportivi.

Guida con sorpresa – Si infila la chiave a tesserino e via con il tasto Start Stop. Ci piace la strumentazione sul cruscotto con i due semi-ovali prominenti e il tachimetro orizzontale che ne va a coprire le parti interne, in un gioco grafico che risalta per le bordature cromo. Più alto, il computerino per le informazioni base. Ma l’occhio si abitua a mirare al display centrale che integra tutta una serie di funzioni digitali, con la piene interattività con lo smartphone, nav e retrocamera.

Sospensioni abbastanza rigide, che infatti si tramutano in apprezzabili doti di stabilità e controllo. La sorpresa è per molti versi arrivata dalla disponibilità del motore 1.5 a gasolio, che qui troviamo nella variante da 75 CV. Rispetto al dCi 90 CV già testato in precedenza ci si poteva aspettare un calo di energia più evidente. Invece è si percepibile, ma non più di tanto: la risposta è molto progressiva, pronta anche ai regimi più bassi e con un buon vigore ai medi e agli alti; solo che in condizioni di guida urbana o di medio carico (tipo statali o misto) ha contato consumi inferiori al 90 CV (non di molto e il fatto è da annotare specie nel traffico). Nel complesso persevera qualche perplessità sulla velocità del cambio 5 marce, un po’ contrastato. Il climatizzatore manuale è meno scenografico ma la resa non è penalizzante rispetto all’automatico.

L’agilità della Renault Clio è comunque pienamente soddisfacente: sterzo e freni ben modulabili e assecondano pure la guida brillante; la tenuta di strada dà sicurezza. Certo non si parla di prestazioni grintose, ma certo il turbodiesel anche con 75 CV è fluido, volendo vivace, pronto e, in fatto di consumi, emerge senza particolari attenzioni.

In Autostrada vibra pochissimo non perde la silenziosità anche oltre la velocità legale. Le gomme da 16″ non rumoreggiano; tutt’alpiù si avvertono ad alta velocità fruscii generati dai retrovisori esterni. E poi il cambio, che sotto l’aspetto della resa riesce ancora ad avere ragione, eppure una marcia in più…
La corsa della leva è un po’ lunga, e questo lo si nota specie se si usa il cambio nelle continua accelerazioni o nel misto stretto, ma sulla precisione nulla da obbiettare.

Buono anche il comfort sullo sconnesso, mentre è scarsa la visibilità posteriore: anche con i sensori di distanza posteriori (nel Premium Pack, optional), nelle manovre in “retro” si fa fatica.

Proprio l’assetto un po’ irrigidito e lo sterzo preciso appoggiano andature brillanti. La tenuta elevata fa notare anche il modestissimo rollio e anche gli effetti di sottosterzo di manifestano in modo progressivo (ben corretto dall’Esp).
Quindi se 75 CV possono far pensare a una penalizzazione in fatto di erogazione della potenza, in realtà la differenza è meno evidente di quanto si potrebbe generalmente pensare.

A bordo, oltre a quanto citato, il dominio dell’ambiente deriva dagli interni Color Black, con coperture e profilature cromate che realizzano un connubio appagante.  Il bracciolo centrale parte del Relax Pack è un po’ fastidioso per l’ingombro nell’uso del cambio, ma comodo nelle percorrenze relax e comunque si può arretrare. In questa versione era presente la ruote di scorta. Il volume del bagaglio (sotto la cappelliera) conta 180 litri.

Nell’abitacolo la carta vincente è comunque la piacevole armonia dell’insieme, la personalità di tutta la plancia con lo stile un po’ tipo ala. E il volante in pelle, bello e dalla gradevole impugnatura.
All’esterno, un plus di energia arriva dal colore, e la tinta rossa dell’esemplare del test si fa certo notare.

Fabrizio Romano

Valutazioni e Guida all’acquisto
Tre allestimenti, che oltre alla crescita delle dotazioni contano molto sulle svariate possibilità di personalizzazione. Intorno alle tre versioni (Wawe, Live e Energy), è a disposizione una corposa selezione di armoniose configurazioni che associano tinte esterne, decorazioni, cerchi, temi grafici.
L’allestimento del test è per esempio un Live con l’integrazione del dedicato Live Pack (cerchi Flexwheel, parti esterne e interne color Chrome, fari fendinebbia, volante in pelle).

Prezzo della versione in prova
18.540 Euro

I Plus
Assetto rigido quanto basta per avvantaggiare l’aderenza
Motore fluido e molto parco nei consumi
Finiture e senso di qualità
Con 5 porte offre personalità e forme un po’ da coupé
Arredi interni e multimedialità

I nei
Vano bagagli non grande quanto la carrozzeria potrebbe far credere
Cambio rapportato per avvantaggiare il motore diesel nella configurazione meno potente, quindi marce alte un po’ corte e innesti non sempre veloci.
Spazio posteriore per le gambe.
Clima manuale. Per il prezzo meriterebbe quello automatico, esteticamente anche più bello.
La visibilità posteriore e degli angoli nascosti. Non sono il suo forte

Photo Gallery

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