Autovelox, migliaia di multe da annullare

Per i giudici gli apparecchi non sono affidabili senza manutenzione. Gli autovelox devono essere periodicamente revisionati e tarati secondo l’opinione della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimo l’art. 45, comma 6 del nuovo Codice della strada. Una sentenza che potrebbe dare il via ai ricorsi per annullare le multe.

 
La disputa è iniziata a Mondovì, in provincia di Cuneo, dove due cittadini avevano fatto appello al giudice di pace contestando un verbale della Polizia stradale di Cuneo emesso per eccesso di velocità, in quanto ritenevano che la sanzione fosse illegittima causa l’imprecisione della rilevazione. I due automobilisti non si sono fermati neppure davanti ai pareri contrari ottenuti in tutti i gradi di giudizio, e finalmente il 29 aprile, la Cassazione gli ha dato ragione.
L’art. 45, comma 6 del nuovo Codice della strada non prevede che che tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura. Invece la Corte costituzionale, come da sentenza riportata dal quotidiano “La Stampa”, condanna l’assenza, nel Codice della strada, di un articolo che renda obbligatoria la taratura degli autovelox.
Una decisione che secondo Adusbef e Federconsumatori “ristabilisce la legalità violata da enti locali adusi ad appaltare a terzi gli agguati con autovelox ed altri strumenti di rilevazione della velocità, in cambio di una percentuale sugli incassi“. Gli Enti locali, ribadiscono federazioni di i consumatori “si sono comportati spesso come nel far west. E ora, si apre la strada ai risarcimenti per milioni di multe recapitate con strumenti tecnici di dubbia funzionalità“. Dello stesso parere il presidente della Codacons Carlo Rienzi: “È evidente come, dopo la sentenza della Consulta, le multe elevate da apparecchi non verificati e tarati siano assolutamente nulle”.
Il regolamenti, a tutt’oggi, impongono la taratura degli apparecchi soltanto all’acquisto. E’ difficile che la Prefettura possa dimostrare che i controlli sono stati periodici, quindi i vari di ricorsi degli automobilisti verranno inevitabilmente accettati.