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Audi nuova Q7 – scommessa non convenzionale

Tempi durissimi per i grandi SUV premium; ma Audi crede sulle potenzialità della nuova Q7 caricata a tecnologie e soluzioni d’avanguardia.
Espressione maxima e palestrata dei modelli con la Q nell’anima.

I tempi d’oro dei mega SUV, degli sport-utility taglia XXL sono passati; anche in Italia commercialmente contando. L’attualità e il futuro del mercato vede alla ribalta crossover e SUV compatti, atletici polivalenti. Funzionali e un po’ cool. E meno impegnativi, in tutti i sensi.

I numeri del passato per il settore della Audi Q7 sembrerebbero difficilmente ripetibili. Salvo stravolgimenti della situazione economica. Audi Italia confida tuttavia in una netta ripresa, una performance della nuova edizione Q7 completamente rinnovata. Il marchio degli anelli mette nel piatto varie carte da giocarsi. Per esempio la cura dimagrante che vale fino a 325 kg in meno rispetto al vecchio modello (dipende da motorizzazioni e dotazioni), ma soprattutto il carico di tecnologie di nuovissima generazione, che interessano la cinematica a favore della guida, quanto sistemi di bordo e interfacce informatiche. Impianti che si connettono tra loro in modo altamente sofisticato.

La massa ha così meno influenza, l’assetto e il gruppo trasmissione fanno magie nella mobilità e sicurezza, il design e l’ingegneria sfruttano lavorazioni in simbiosi con risultati più accattivanti. In senso generale si è alzata l’astina delle sensazioni di veicolo  ” speciale “.
Quello che non è cambiato è “il vizio” di abbondanza degli optional, con equipaggiamenti a parte in allestimenti il cui prezzo li farebbe pensare inclusi. Ma è una Audi con la Q, e il servizio super premium ha raffinatezze esclusive.
Nei fari in tecnica LED e Matrix LED, entrambi a richiesta, le luci diurne disegnano una doppia freccia. I passaruota pronunciati e la linea delle spalle mettono in risalto le ruote; il portellone posteriore avvolge i secondi montanti posteriori. Completano il quadro d’insieme soluzioni nuove come gli inserti nella parte inferiore delle portiere.

La nuova Q7 si è accorciata di 4 cm (per complessivi 505 centimetri), tuttavia lo studio degli spazi è valso per il SUV di Ingolstadt un plus di misure a bordo in ogni postazione. L’estetica della carrozzeria appare come razionalizzata, più regolare nella forme anche se ugualmente massiccia. Lo si nota dalle fiancate piatte, senza fronzoli. Si è fatto maggior uso di alluminio, muso e calandra single-frame sono un composto regolare in cui la firma della famiglia continua comunque a essere evidente.
Altre misure, passo 2,99 metri, larghezza 1,97 metri, altezza 1,74 metri (quest’ultima variabile se si hanno le sospensioni regolabili).
Risultato: cinque adulti viaggiano in prima classe e i due della terza fila possono contare su sedili veri e non su “forzati” strapuntini. Il portellone (con il suo bel comando elettrico) dà accesso a un bagagliaio che in configuazione standard (5 posti in uso) passa da 775 a 890 litri (da 2.035 a 2.075 litri con 2 posti) e, caratteristica funzionale per le operazioni di carico, ha anche la soglia di carico ribassata di 5 cm.

Mondo di hardware e software – La tecnologia di Q7 è sviluppata ai livelli oggi più elevati (non a caso i test della guida autonoma vede Audi in prima fila). Dall’elenco si può prendere in ordine sparso: cruise control adattivo con assistente per la guida in colonna, allerta per il traffico trasversale posteriore (quando nelle manovre in retro sbucano mezzi o passanti), assistenza predittiva e radar di identificazione oggetti in movimento con eventuale rallentamento automatico di sicurezza, parcheggio automatico, assistente per il rimorchio (in pratica le manovre vengono gestite in automatico). Praticamente un’astronave su quattro ruote. Il campo infotainment poi, è l’interfaccia di una fantastica scenografia digitale, con prim’attore il sistema MMI. Per la navigazione le cartine sono state sostituite da mappe di Google Earth, e altrettanto intrigante è l’Audi Phone Box con piastra per la ricarica induttiva (cioè senza cavo) degli smartphone, l’Audi Virtual Cockpit, i comandi vocali naturali e tanto, tanto altro ancora (ovviamente non tutto è di serie).

Le prestazioni sono notevoli, con qualunque dei motori a disposizione, ma sempre tenendo a mente che Q7 è un SUV massiccio, grandicello e palestrato, quindi non parliamo di sportività che è altra cosa. Di rendimento sopraffino sì. Per esaltare la personalità grintosa c’è la selezione della modalità Dynamic dell’Audi Drive Select : rende le risposte di motore e assetto pronte, il regime di cambiata si sposta più in alto e le sospensioni pneumatiche (se presenti nell’equipaggiamento) si irrigidiscono. Con queste impostazioni non si direbbe di avere a che fare con un SUV dal peso poco sotto o poco sopra le 2 tonnellate (secondo versione), ma anche con il programma standard stabilità e comfort si annunciano come una garanzia: difficile fare meglio in questo comparto dimensionale.

Super trasmissione – Qualità globale, gestione del suono di impianti magistrali, tutto il complesso costruttivo non sono neanche abbastanza. Perché il gruppo trasmissione è un plusvalore straordinario cambio tiptronic a otto rapporti di nuovo sviluppo e trazione integrale permanente quattro rappresenta un plus in piacevolezza della guida, sicurezza attiva e anche motricità realistiche su terreni a bassa aderenza, meglio ancora con le sospensioni pneumatiche Adaptive Air Suspension disponibili a richiesta.

La prevendita è iniziata ad Aprile mentre il lancio commerciale è per Giugno 2015, inizialmente con due versioni dai motori V6 completamente rielaborati (e i prezzi ovviamente sono alti):
3.0 TFSI 333 CV tiptronic quattro (69.000 euro) e  3.0 TDI 272 CV tiptronic quattro (65.900 euro).
Poco dopo il lancio arrivano il 3.0 TDI da 218 CV (160 kW) e l’interessantima Q7 e-tron quattro con tecnologia ibrida plug-in e 373 CV (275 kW) di potenza di sistema.

Fabrizio Romano

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