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24 Ore di Le Mans 2015 – Vittoria per Porsche 919 Hybrid

Dopo un duello testa a testa con i cugini di Audi, che salgono alla fine sul terzo gradino del podio, la sfida, durata appunto 24 ore, ha visto la vittoria della Porsche con la 919 Hybrid che si è rivelata tanto veloce quanto affidabile.  

La 82esima edizione della 24 Ore di Le Mans 2015, la corsa di durata più famosa e impegnativa del mondo è giunta a conclusione: Audi, che era la favorita insieme Toyota, senza dimenticare Porsche e Nissan si sono contese duramente la vittoria finale. Ma la 919 Hybrid numero 19, (Nico Hülkenberg, Earl Bamer, Nick Tandy) dopo solo un anno di rodaggio per perfezionare il motore termico a benzina di  2 litri  di cilindrata e un sistema ibrido portato a 8 Mjoule, la massima capacità consentita dal regolamento, si è rivelata tanto veloce quanto affidabile, facendo prevalere il concetto tecnico innovativo di un motore termico da soli 2 litri abbinato a un sistema ibrido. La vettura gemella, la numero 17, seconda sul podio era  pilotata da Timo Berhard, Mark Webber e Brendon Hartley.

L’Audi era la favorita nella Classe Lmp1, forte di cinque vittorie consecutive alla 24 Ore di Le Mans, e con un’auto evoluta come il 3.8 V6 a gasolio della R18 etron (Marcel Fassler, André Lotterer e Benoit Treluye), che vanta un sistema ibido collaudato anche se meno potente dello quello della Porsche 919 Hybrid  (4 Mjoule) che alla fine si è rivelato meno prestazionale. Però Audi puntava, su un minore consumo dei pneumatici rispetto alle Porsche. Ma non è stato sufficiente, anche se a inizio gara i quattro equipaggi (due Porsche e due Audi) viaggiavano addirittura in contatto visivo.

Tra le destinate alla vittoria c’era naturalmente la Nissan, con trazione anteriore e motore in posizione anteriore-centrale. Uno schema tecnico mai visto, l’esatto opposto di un normale schema per una vettura da gara. Innegabile anche un po’ di sfortuna che ha perseguitato le vetture della casa giapponese, come la perdita del cofano e problemi di illuminazione causati dall’investimento di un animale in pieno rettilineo, naturalmente in notturna. Alla fine una sola delle tre GT-R LM Nismo è riuscita ad arrivare al traguardo.

Toyota TS040 Hybrid l’anno scorso era probabilmente l’auto più veloce in pista, ma la concorrenza è serratissima, e la ricerca tecnologica è stata portata avanti incessantemente, con il risultato che i favoriti hanno portato alla competizione vetture decisamente più prestazionali. L’affidabilità della TS040 Hybrid ha consentito solo di ottenere il sesto e ottavo posto.
La LMP2, classe dei prototipi leggeri,  si è rivelata la più spettacolare, mentre tra le GT Pro e Am emerge in modo apprezzabile il diciassettesimo assoluto ottenuto della    gialla numero 64, che è arrivata subito dopo le LMP2, e addirittura anticipando le LMP1 senza sistema ibrido.

La vittoria della Porsche nel 2015 è stata la quinta di un quattro cilindri. Evento rarissimo nella storia della corsa, considerate le 83 edizioni disputate.

La redazione

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