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Jeep Renegade negli USA: Ritorno a casa

Progettato in America e prodotto in Italia nello stabilimento FCA di Melfi, il Jeep Renegade sbarca negli USA per conquistare il pubblico di affezionati al Marchio, ma anche quanti desiderano un SUV compatto capace di districarsi alla grande sui terreni difficili.

L’entusiasmo e la curiosità che suscita questo modello oltreoceano lascia sperare in un buon successo commerciale, contribuendo inoltre a fare della Jeep un Marchio globale “fiore all’occhiello” del Gruppo Fiat Chrysler Automobiles.

Originale fin quasi all’eccesso
Potrà anche non piacere a tutti, fatto sta che il Renegade ha uno stile inconfondibile, di quelli riconoscibili lontano un miglio. Infatti, la linea ha particolari squisitamente Jeep come la calandra a listelli, i gruppi ottici anteriori circolari e forme spigolose e nette. In altre parole, in un mondo dove molte automobili si somigliano tra loro il Renegade svetta per originalità. Qualità, che si ritrova nell’abitacolo dove accanto ad aspetti indubbiamente italiani, come i comandi del climatizzatore “presi in prestito” dall’Alfa Romeo Giulietta, spiccano ad esempio le bocchette del clima stesso di forma insolita, al pari della “zona rossa” relativa al contagiri raffigurante uno schizzo di fango. Particolare questo forse di dubbio gusto, ma che richiama l’indole off-road della vettura.

A ciascuno il suo (motore)
Per quanto riguarda i propulsori, al momento il Renegade destinato agli USA è commercializzato con il 1.4 MultiAir Turbo e il 2.4 MultiAir Tigershark. Non ci sono “mezze misure”, quindi, e non è affatto detto che il motore di maggiore cilindrata diventi anche il più gettonato. Infatti, anche in Nord America stanno scoprendo con entusiasmo le unità sovralimentate con cubatura contenuta, di cui il 1.4 MultiAir Turbo risulta un ottimo esponente in virtù dei suoi 160 CV di potenza massima. Senza dimenticare come questo motore sia proporzionalmente più brillante rispetto al 2.4 MultiAir Tigershark aspirato da 180 CV; per una volta l’antico detto americano “non c’è nulla che sostituisca i centimetri cubi” viene smentito.

Trazione integrale oppure no
Il Jeep Renegade a specifiche USA è disponibile sia in configurazione 4×2, un modo un po’ enfatico per segnalare la trazione anteriore, sia 4×4. Con quest’ultimo layout, in particolare, il compatto SUV italo americano è in grado di affrontare percorsi off-road piuttosto difficili. A patto, naturalmente, che non gli si chieda di comportarsi come il Wrangler, discendente in linea diretta dal primo modello Jeep in assoluto risalente ai lontanissimi Anni 40. Il primo di una lunga stirpe, che è rappresenta il fuoristrada per antonomasia. Quanti, infatti, ancora oggi dicono “mi sono comprato una Jeep” anche se si tratta di modelli provenienti da altre Case?

Gian Marco Barzan

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