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Easter Jeep Safari – il test più severo per 7 evoluzioni

L’annuale Easter Jeep Safari nel Moab, Utah, è un evento spettacolo per gli affezionati jeeper. Ogni volta oltre un migliaio di fuoristradisti si incontrano e mettono sotto torchio i mezzi tra i terreni e i passaggi più impietosi al mondo.  

Per Jeep e il team Mopar la 49° edizione è stata l’occasione per valutare le potenzialità dei nuovi modelli e concept.
Sono sette le evoluzioni Mopar che sono state portate a sfidare il territorio.
Il più accentrico per trazione e flessibilità è forse il Wrangler Red Rock Responder, preparazione magistrale per rispondere ai terreni off-road anche nelle massime emergenze. Equipaggiamento off-road massiccio ma anche cargo-box integrati per il trasporto di attrezzature specifiche. La tinta rossa esclusiva, il cofano idraulico, parasassi, scudi e ruote 17″ beadlock contribuiscono al carattere special dell’esemplare, che ha anche gruppi a LED per fari e fendinebbia, fascio di LED sul montante e proiettori aggiuntivi. Includiamo i 4″ del suspension-lift kit JPP, un altro pollice di rialzo grazie ai pneumatici 37″ Mud Terrain, ammortizzatori Fox e ponti massicci Dana 60.

L’esemplare, oltre che di un impianto di raffreddamento dedicato, è equipaggiato pure con barre anti-roccia, verricello Warn, paraurti in acciaio “Rubicon 10th Anniversary Edition”, parafanghi rialzati a. Molte parti che dallo stadio di prototipo entreranno in produzione per gli appassionati. Su entrambi i lati ha inoltre cargo box, hi-lift con attacchi e compressori d’aria. A bordo l’allestimento dà la sensazione del tipo di preparazione special, giocando tra il nero e il rosso, anche per i sedili in pelle. Il fondo “ogni tempo” si pulisce facilmente e il logo Jeep Performance Parts si replica in più zone dell’abitacolo. Motore V6 3.6 Pentastar, con trasmissione automatica e gruppo transfer da off-road duro e puro.
– Jeep Wrangler Africa: l’ultima evoluzione del Wrangler 4 porte per le grandi spedizioni, con pedane rinforzate, assali Dana 44 e lift kit 2″ e ammortizzatori Fox, barra antirollio scollegabile. La ruota di scorta è sotto il pianale, mentre il vano di carico, la plafoniera e il pavimento sono colorati e trattati per durare e resistere alle abrasioni.

– Poi troviamo Jeep Chief, ispirato al classico, originale Cherokee, con qualche chicca alla west coast surfer lifestyle, porte removibili fari alogeni, paraurti cromati e ruote 17″. Da annotare il lift kit da 2″ e gli assali Dana 44. A muoverlo è un V6 3.6 Pentastar con cambio manuale 6 marce.
– Quindi Jeep Grand Cherokee Overlander, preparato ai viaggi selvaggi, è fatto per rappresentare la parte più rude del Grand Cherokee. Tinta Sage Green, verricello. ganci traino, passaruota larghi a ospitare i cerchi 18″ con gomme BF Goodrich T/A, barre sottoporta antiroccia. Il motore è un V6 TDI, la trasmissione otto rapporti Torqueflight. Il tetto è trattato con superficie spray resistente per ospitare una tenda due posti veloce nel fare monta-smonta.

– Jeep Renegade Desert Hawk, il nuovo SUV marchiato Jeep e allestito per avventure nel deserto, a cominciare dalla tinta carrozzeria e le decalcomanie. Ha barre sottoposta e un bel kit di piastre di protezione. Interni allestiti con sedili esclusivi e pianale da battaglia maltrattabile senza prestarci cura. E’ alimentato dal 2.4 litri Tigershark con sistema MultiAir2. Cambio automatico nove rapporti e transfer Jeep Active Drive Low, quindi con ridotte.
Il fantastico Cherokee Canyon Trail, ovvero elevate potenzialità motrici con protezione di tutto il sottopianale e ripartitore per una trazione extra. E’ un concept derivato dal Cherokee che la rivista americana Four Wheeler ha scelto come “2015 Four Wheeler of the year”. L’effetto visivo è accentuato dal cofano Satin Black con decalcomanie topografiche tra cui in evidenza l’Hell Revenge, uno dei passaggi più noti del Moab. Il carattere off-road è sottolineato dall’aggiunta  dei rock rails JPP, la piastra in due pezzi a proteggere il serbatoio e le piastre per coppa dell’olio e sospensioni. Le ruote 17″ con le gomme All Terrain provvedo a guadagnare un buon pollice in altezza.

Qui, al motore 2.4 MutiAir2 si accoppiano il cambio automatico 9 rapporti e il sistema Jeep Active Drive Lock con riduttore e bloccaggio del differenziale posteriore.
– Conclude la Jeep Staff Car, nella leggendaria veste militare dei veicoli di servizio, con i modernizzati paraurti della J8 e gomme 35.

Una combinazione di parti in produzione e parti ancora prototipo della Mopar, che da queste prove può valutare anche il “feed back” degli esperti e clienti.

Fabrizio Romano

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