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Defender – Addio con classe

L’icona Land Rover saluta il mercato con una versione iconica firmata dallo stilista inglese Paul Smith.

Dopo sessantacinque anni di produzione, una delle icone dell’automobilismo britannico e probabilmente il fuoristrada più conosciuto al mondo, il Defender Land Rover, va in pensione. Ed esce di scena nella maniera che da sempre lo ha contraddistinto: con classe. La casa inglese ha infatti deciso di far firmare allo stilista Sir Paul Smith l’edizione limitatissima  – al momento si vocifera di un pezzo unico – della sua speciale quattro ruote motrici. Il risultato è un’interpretazione iconica del fuoristrada inglese che anticipa gli altri modelli, sempre a edizione limitata, che saranno creati per la celebrazione della sua uscita dal mercato: Autobiography, Heritage e Adventure.

La creazione di Sir Paul Smith regala al Defender, già originale di suo, un look definitivamente unico grazie soprattutto a una cura quasi maniacale per la carrozzeria. Che spicca per essere stata dipinta da ben ventisette colori differenti, che riprendono tutte – e sono tante – le sfumature dell’amata campagna inglese. Per raggiungere questo risultato, lo stilista ha addirittura ideato dei colori nuovi che sono stati riprodotti attraverso una palette Pantone. All’esterno, sono state mantenute intatte alcune caratteristiche stilistiche storiche del Defender, come l’estetica di specchietti e ruote.

Il lavoro di personalizzazione è stato svolto da Smith con l’ausilio del Land Rover’s Special Vehicle Operations (SVO), lo speciale reparto costituito per consentire a ogni cliente di Land Rover di personalizzare la propria vettura. Questa  vera opera d’arte ha usufruito in particolare del lavoro di Gerry McGovern, Design Director e Chief Creative Officer di Land Rover. Tra i dettagli interni dell’abitacolo, da segnalare un’ape gialla pitturata magistralmente sul tetto, o i sedili rivestiti in tessuto a righe e in pelle, in cui spiccano i contrasti delle cuciture blu sul nero. Il tradizionale orologio di serie è stato sostituito da uno firmato Paul Smith e l’immagine di un mazzo di chiavi fa bella mostra di sé nel porta oggetti.

Marco Infelise

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