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Confronto Mercedes-AMG GT S – Porsche 911 Carrera 4 GTS Coupé: “Questa e quella pari sono?”

La sfida è una delle più esaltanti di sempre. Da una parte c’è la Mercedes-AMG GT S con motore anteriore centrale V8 4.0 biturbo 510 CV e trazione posteriore, mentre dall’altra compare la Porsche 911 Carrera 4 GTS con il classico “flat six” 3.8 aspirato da 430 CV e trazione integrale.

D’accordo, la Carrera GTS è proposta anche nella versione con ruote motrici posteriori ma visto il livello d’aderenza della “super Mercedes”, come da noi appurato al micidiale Cavatappi di Laguna Seca, abbiamo voluto concedere un piccolo vantaggio alla Porsche.

Prestazioni comparabili
Nonostante gli 80 CV in più erogati dal V8 Mercedes-AMG rispetto al 6 cilindri boxer Porsche, le performance tra queste supercar sono perfettamente comparabili. In dettaglio, la AMG GT S accelera da 0 a 100 km/h in 3”8/10 e raggiunge 312 km/h di velocità massima, mentre la 911 (con cambio PDK a 7 rapporti opzionale) ferma il cronometro a 4” netti e fa segnare 302 km/h di punta. Il segreto di tutto questo sta nel peso contenuto della Porsche, ovvero 1.490 kg a vuoto contro i 1.570 kg della rivale con la Stella. Quest’ultima si prende una bella rivincita in fase di ripresa, dove il V8 4.0 biturbo non teme confronti.

Motori con caratteri completamente differenti
Al volante della Mercedes-AMG GT S si apprezza immediatamente la spinta poderosa del V8, che comincia ai regimi appena oltre il minimo e culmina a quasi 7.000 giri/min. dopo un allungo mozzafiato. Si tratta di un motore elastico e nel contempo aggressivo, tanto malleabile nel traffico di ogni giorno quanto di una “cattiveria” inaudita non appena si affonda il pedale dell’acceleratore. Il tutto esaltato dal sound meraviglioso e inconfondibile tipico dei V8 con manovellismo a croce, qui arricchito dal “backfire” degli scarichi a ogni rilascio e a ogni cambiata. Dal canto suo la Porsche 911 Carrera 4 GTS ha un motore efficacissimo ma un po’ “vecchio stile”, in quanto comincia a spingere forte solamente oltrepassati i 5.500 giri/min. e andrebbe ben oltre gli 8.000 giri/min. se non vi fosse l’intervento inesorabile del limitatore. Il risultato è che la Porsche va guidata “tirando le marce” per ottenere le massime performance, ma è uno stile che ha ancora parecchi fan.

La Mercedes ha un cambio migliore
Per quanto concerne la trasmissione, la Mercedes-AMG GT S ha il suo bel cambio doppia frizione a 7 rapporti, collocato in blocco al retrotreno secondo lo schema Transaxle. Soluzione che contribuisce a ripartire equamente il peso sui due assali a pieno beneficio della maneggevolezza. Quanto al comportamento, selezionando i programmi più sportivi i passaggi di marcia divengono fulminei e, come se non bastasse, attuando la funzionalità manuale non vi è la scalata automatica al completo affondo dell’acceleratore, né tantomeno il passaggio al rapporto superiore oltrepassato il regime di potenza massima. La Porsche risponde con il PDK, anch’esso a 7 rapporti e a doppia frizione, veloce quanto basta ma caratterizzato dalla funzionalità manuale non completamente svincolata dagli automatismi. Quest’ultimo fattore rappresenta una seccatura, specialmente quando nelle curve si vorrebbe mantenere il rapporto innestato anche accelerando al massimo. In sintesi, “la musica” cambierebbe non poco se si adottasse il PDK della 911 GT3, anche con regolazioni meno esasperate.

“In circuito è una bella lotta”
La Mercedes-AMG GT S ha un comportamento esemplare nelle curve, tanto è vero che guidando al limite in pista la maneggevolezza è talmente buona da dimenticarsi degli oltre 1.500 kg a vuoto. Il consiglio che diamo è di mantenere sempre inserita l’elettronica di controllo dell’assetto, magari regolandola sui programmi più permissivi. Tutto questo perché da un lato la guida sportiva viene addirittura avvantaggiata, mentre dall’altro lato non ci si deve impegnare più di tanto. Al riguardo, infatti, gestire magistralmente la Mercedes- AMG GT S con l’ESP completamente disinserito è affare da piloti professionisti, altrimenti si rischia che la coda prenda il posto del muso alla prima accelerata “sopra le righe” in curva. Quanto alla Porsche, nonostante il suo motore sia sempre “appollaiato là dietro a sbalzo del retrotreno” l’equilibrio dell’assetto è semplicemente grandioso. Il sottosterzo in ingresso di curva è scomparso, mentre la trazione integrale aiuta a scaricare a terra la potenza anche nelle situazioni più difficili. Inoltre, sconnettendo completamente l’ESP, la 911 appare più facile da gestire al limite rispetto alla rivale, il ché non era affatto scontato. Concludendo, la sfida tra la Mercedes-AMG GT S e la Porsche 911 Carrera 4 GTS vede un sostanziale pareggio; risultato certamente non da poco considerando come tale “duello” si sia svolto a vertici altissimi. E anche senza quel famoso vantaggio a favore della Porsche non cambierebbe poi molto…

Gian Marco Barzan

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