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Chevrolet Volt 2016: Ora ha dalla sua anche la bellezza

“Chi ha mai detto che le auto elettriche debbano essere per forza poco attraenti”? La Chevrolet Volt di seconda generazione, svelata al recente Salone di Detroit, smentisce fermamente questa tesi alla luce di uno stile accattivante, sportivo ed evocativo dell’alta tecnologia a disposizione.

Autonomia (fortemente) estesa
In dettaglio, la nuova Chevrolet Volt è equipaggiata da un inedito modulo propulsivo. Quest’ultimo, denominato Voltec, è costituito da un gruppo di batterie agli ioni di litio, un motore elettrico e una unità a benzina 4 cilindri da 1,5 litri. In particolare, tale propulsore a scoppio funge da “range extender” portando l’autonomia complessiva della vettura fino a 676 km. Rimanendo in argomento, con il solo ausilio della modalità elettrica la percorrenza massima è di 80 km; sicuramente un buon risultato. Le note dolenti, semmai, provengono dai tempi di ricarica non propriamente veloci. A tale riguardo, infatti, occorrono circa 13 ore per il “pieno” con una presa da 120 V, che scendono a 4,5 ore utilizzandone una da 240 V. Infine, quanto alle prestazioni, con entrambi i sistemi di propulsione operativi l’accelerazione 0-100 km/h si svolge in 8”4/10, a fronte della velocità massima autolimitata a 157 km/h.

Alta qualità percepita
Della Chevrolet Volt 2016 non sono solamente la linea e l’alta tecnologia a colpire favorevolmente, ma anche il livello di qualità percepita nettamente aumentato rispetto alla prima generazione. Un discorso che vale soprattutto per gli interni, moderni, ben rifiniti e anche caratterizzati dalla strumentazione di facile utilizzo. In poche parole, a bordo della Volt si ha sempre la sensazione di essere nel futuro con quei suoi bravi indicatori elettronici e il navigatore che ricorda quello dei jet. E poi, considerando che è diventata pure bella…

Gian Marco Barzan

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