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Connected Cycle: la bici col pedale intelligente

Anche se non si circola con una bicicletta costosa e superaccessoriata, ci si può ritrovare ad essere lo stesso vittime di un furto. Vediamo come il pedale intelligente, che permette di monitorare costantemente la posizione della nostra bici, viene incontro alle nostre esigenze.

Le rubano anche se sono in cattivo stato, e magari sono tenute così apposta per far sì che a nessuno venga voglia di appropriarsene mentre le lasciamo incustodite per l’intera giornata, anche se legate con catena e lucchetto ad un solido palo. Invece accade molto spesso che torniamo per riprenderla, ma non troviamo più la nostra bici. Che fare? Vale la pena far la denuncia ai carabinieri?
La risposta è sì: è a tutti gli effetti un furto, ed è proprio perché difficilmente viene denunciato che si ripete spesso. Basti pensare che, in base a un’indagine svolta nel 2013 della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab), in Italia si stimano 320 mila furti all’anno.
Siccome è un problema molto diffuso, il Nuovo Codice della strada prevede l’introduzione di un sistema di marchiatura del telaio, che renderà più semplice alle forze dell’ordine identificare e recuperare le biciclette rubate.
Per rendere più difficile la vita dei ladri di biciclette, si è attivata anche la tecnologia: presentata al Ces 2015 di Miami, la startup francese Connected Cycle (bici connessa) ha ideato un dispositivo  dotato di sensori GPS e GPRS che permette di monitorare in modo costante la posizione della propria bicicletta e avverte i proprietari se il veicolo viene spostato, attraverso un’applicazione dedicata per smartphone. Tracciabilità in tempo reale quindi, caratteristica che può venire in soccorso anche dei ciclisti più distratti che non ricordano dove hanno posteggiato la loro bici.
Oltre a queste funzioni, il pedale registra automaticamente la velocità, l’inclinazione, il percorso e le calorie bruciate durante ogni singola tappa: tutti i dati memorizzati dai pedali smart durante l’attività saranno trasmessi ai dispositivi portatili collegati non appena saranno in contatto utilizzando la connessione Internet. Per i ciclisti quindi non sarà necessario avere sempre con sè lo smartphone o il tablet per poter controllare i propri dati: il pedale smart offre una soluzione alternativa a chi non vuole attaccare alla propria bicicletta accessori elettronici evidenti.
La sua installazione dura due minuti senza che siano necessarie particolari competenze meccaniche, e può essere rimosso solo tramite una chiave codificata in possesso del proprietario.
Al momento il prodotto è in fase di sviluppo e non ci sono informazioni sui prezzi o sulla disponibilità, ma i suoi ideatori dichiarano che sarà compatibile con tutti i tipi di bicicletta.
Motivo in più per non lasciar cadere nel vuoto un furto e fare la giusta denuncia.

Manuela Caputo

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