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Segnaletica stradale: in Italia il 50% è fuori legge.

Il 60% degli incidenti è causato dalla scarsa manutenzione delle strade e in alcune città la segnaletica orizzontale è pericolosa. Secondo la giurisprudenza l’Ente proprietario è responsabile, ma l’insidia deve essere “imprevedibile”.

Purtroppo la segnaletica stradale, nel nostro Paese, è insufficiente, spesso deteriorata, oppure poco visibile e incomprensibile. Anche se i dati ISTAT riferiscono che la distrazione o l’indecisione di chi guida risultano essere tra le cause più ricorrenti di incidente stradale, indubbiamente una buona parte dei sinistri è dovuta anche alle inadeguatezze della segnaletica, infatti, quasi la metà dei segnali stradali in Italia non è conforme alle norme e la manutenzione delle strade è del tutto insufficiente.

Secondo dati SIIV – Società italiana di infrastrutture viarie – Il 30% degli incidenti sono provocati dalla cattiva manutenzione delle strade e un altro 30% da come è strutturata e segnalata la rete stradale. Solo per il restante 40% le cause sono attribuibili alla distrazione del guidatore, all’eccesso di velocità oppure all’ebbrezza.

Infatti in Italia ci sono oltre 12 milioni di cartelli (Asaps), che riportano spesso segnalazioni errate o fuorvianti, ma pare che per mettere a norma tutti i segnali stradali ci vorrebbero tra i 2,5 e 3,5 miliardi di euro.

A tutto questo si aggiunge il pericolo di incidenti motociclistici causati dalla vernice scivolosa di strisce pedonali e segnaletica sull’asfalto: vittime le moto, che si trovano così ad affrontare un ulteriore pericolo sulla strada.

La denuncia dell’ANEIS – Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale – purtroppo non offre grandi soluzioni, in quanto è vero che in caso di incidente causato dalla scarsa manutenzione del manto stradale o dal deterioramento e inadeguatezza della segnaletica stradale collocata in modo non idoneo ad avvisare gli automobilisti del pericolo, l’Ente proprietario della strada è sempre responsabile, ma “L’incidente, deve avere le connotazioni della imprevedibilità” spiega Luigi Cipriano, Presidente ANEIS “ad esempio, per un incidente causato da una buca sulla strada si viene risarciti solo se si prova che non era visibile ed era oltretutto imprevedibile, in caso contrario l’automobilista avrebbe dovuto individuarla ed evitarla” .

Per quanto riguarda i cartelli stradali posti in modo errato, la responsabilità resta sempre dell’Ente, purché si riesca a fornire la prova, cosa che non sempre è possibile”.

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