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EICMA 2014 – Giochiamo con le Sensazioni

Per la 72ma edizione, l’EICMA (diventata Esposizione Mondiale del Motociclismo – Fiera Milano-Rho) ha preparato un circus stellare con la missione di catturare il pubblico e intrattenerlo a ogni angolo con valangate di prodotti e scenografie (nelle quali modelle e ragazze talvolta davvero bellissime esaltano le ambientazioni). Con l’occasione sono stati celebrati anche i 100 anni dalla nascita di EICMA.

I “botti” di novità ci sono e messi ben in luce, nei modi di comunicazione che vuole il marketing moderno.
Distogliere la mente dalla crisi e puntare sulla voglia di libertà di chi ha passione per le due ruote, ma anche per le tre o quattro.
Quindi parliamo pure di novità e curiosità, ma soprattutto di come possano essere vissute nelle sensazioni (trovate anche foto gallery e video di Motorage.it).

Aprilia; si va a caccia di profumi italiani e la novità centrale si chiama Tuono 1100. Grintosa, anche se sembra un fatto la caccia alle moto nipponiche “cattive”. A tirarti per la giacchetta, la bella Shiver e l’avventurosa Caponord.

Da BMW sembra un po’ di entrare in un palazzo dei congressi, freddino all’impatto. L’anteprima mondiale della F 800 R è stata curata a puntino, con versione bingo e nera e versione bianco e blu a richiamare pulizia tecnologica e immagine del brand. La S 1000 XR è un’altra moto su cui si è puntata abbondanza di riflettori e che gioca sempre su un design di tagli e spigoli.

In Ducati, allestire uno spazio apposito per lo Scrambler, con tanto di finto giardinetto e alcove in legno, è stato come creare un parco giochi per giovani e meno giovani vogliosi di divertirsi in stile heritage. La Scrambler, che si rifà all’iconico modello del passato, ricorda viti e bulloni delle corse del passato, ma ha sotto l’ingegneria di oggi. Una moto compatta, che in qualunque variante dovrà avere la sua bella piastra sullo scarico per non bruciarsi i polpacci. A ricordare che l’acquisizione del marchio italiano da parte di Audi non ha condizionato le tipicità Ducati è la 1299 Panigale, dalle vesti corsaiole e carattere tipico.

La Fantic Motor ha altri numeri e utenze, ma resta sempre una bandierina sventolante col suo Caballero, oggi evoluto negli schemi e comunque lì a ricordare le sgaloppate fuoripista di motociclisti di ogni età.

Immancabile atmosfera americana invece in Harley-Davidson, con i suoi cavalli da battaglia hot road, ma che fa strabuzzare gli occhi anche per un gigante a tre ruote che si guida come un’auto e che dicono di aver venduto in Italia in 30 esemplari. Ma ciò che alimenta strani pensieri si chiama LIVEWIRE, che è un prototipo bello e pronto per muoversi, ma che resta nell’ombra del project, di un progetto che esce dalle tipicità per creare un’evoluzione nel mondo moto H-D. Ne capiremo di più in seguito.

Gli affezionati Honda trovano la loro grintosissima icona nella RCV213 e il suo alter-ego corsaiolo: roba da pista e amanti delle pieghe estreme (catturabili anche dal filmato di un entusiasta Marquez). Ma le proposte sono tante e per stilemi pare l’impero di Mazinga, come con la nuova edizione Crossrunner o il maxi Scooter Vultus che sembra uscito da un film futuristico  Ed ecco che chi mastica tecnica come biscotti a merenda si mette facilmente a conversare sull’evoluto sistema DCT -Dual Clutch Transmission- a doppia frizione per cambiate in automatico o in modalità manuale, senza pedale, ma giocando di pollice-indice. Una prelibatezza data a vari modelli, dalla Vultus alla ammirabile Crosstourer.

La Kawasaki ha messo in campo una “prima assoluta” e si vede da come riflettori e pupille seguano la piattaforma allestita per la audace Ninja H2R; fulminea e con lo sguardo assassino ben riuscito, ancor più visibile in un esemplare denudato per missioni extraterrestri. Ma extra-assurdo è una specie di concept bislungo-ultrabasso, con incastonato un bidoncino fluorescente per alimentazioni alla nitroglicerina, manubrio corazzato nei montanti, ruote doppie davanti e pinna verde in coda. Fantascentifico.

Chi ha voglia di sport in KTM lo trova facilmente. A darne segnali concreti, la 1290 Super Adventure, possente, piena di Led e strumentazioni che dicono “vado dove voglio”. Il colore e l’atletica corsaiola non fanno invece sfuggire la 1290 in formato Super Duke R, una pazza arancione che parla di muscoli intagliati secondo aerodinamica.

KYMCO celebra il 50m o anniversario. Anche per questo si è assicurata un largo spazio per un’ampia gamma di scooter, messi un po’ come dai concessionari. Ai posti da protagonisti si sono così ritrovati ill rinfrescato maxi scooter sportiveggiante Downtown 350i e il piccolo veicolo multiruolo 4 ruote UXV 450i, che con la carrozzeria Camo design (tipo piantina geografica) e sotto luci da discoteca chiamava allo stand come un faro nella nebbia.

Torniamo a un nome italiano: MV Agusta. La band delle Brutale fa scintillare gli animi, ma a pretendere i flash questa volta è la nuova Rivale, una 800 dall’aria più leggera. Feeling di famiglia evidente, da pezzo d’autore, con il design molto elaborato. A mettersi in mostra anche un esemplare Rivale in dotazione alla Polizia, come un contraltare a fianco della F4 dei Carabinieri.

Molto variegato lo stand Peugeot Scooters e viene voglia di passeggiare tra vetrine piene di accessori, bici a pedalata assistita e ovviamente scooters. A caratterizzare l’insieme è certamente il gusto neo-retrò della nuova Django, multiuso visto che c’è da 50 cc, 50 cc 4 tempi, 125 e 150, sempre con uno stile Anni 50 in chiave modernizzata. Piacerà a ragazzi, ragazze e clienti maturi, un po’ come accade con la Vespa.

Motociclisti trasformati, o evoluti in un diverso concetto di mobilità. Si avverte qualcosa di alternativo. E’ l’effetto che dà QUADRO Vehicles. Lo dice l’ambiente techno, lo dicono i prodotti dal design incisivo e possente. E poi la curiosità. Perché se si trattava di capire la QUADRO S a tre ruote, ora bisogna interpretare la variante QUADRO4, che di ruote ne ha appunto quattro e arriverà in vendita in primavera. Nella complessità ingegneristica che si percepisce a vista, il punto focale è sempre nel sistema di sospensioni idrauliche. Vien voglia di provarla, e poi raccontarla.

In Suzuki, scritte e visuali sottolineano che si è in zona giapponese. Ci sono tanti CV in giro, e una vedette per l’occasione, la GSX-S 1000, che parla di potenza raffinata e sviluppo con la “S” maiuscola.

Quella di Triumph è una zona in cui molti si trovano a soffermarsi. Mette in moto il cervello richiamando ricordi che si ritrovano anche in esemplari appesi su per i muri, e il desiderio di scoprire nuove realtà. Le Triumph hanno sempre avuto un sapore particolare, e l’evoluzione del marchio ha portato alla TIGER XRx, una moto 800 multiuso, da viaggio e divertimento. Non assomiglia ad altre e ha un suo modo di essere, anche nell’impostazione della guida. Creano un contrasto strano, tra ieri e oggi, le due scritte ai lati: il logo Triumph che fa molto “heritage”, e il nome del modello in stile robotico.

Con Yamaha è naturale aspettarsi qualche “bomba di potenza” dalle meccaniche palestrate. E infatti a placare le aspettative è arrivato il debutto della R1, presentata tra fumate e rock. Coinvolti all’evento anche i piloti della MotoGP, Rossi e Lorenzo. Impressionante il pacchetto di elettronica, fatto per rendere funzionale avere a che fare con quasi 200 CV. E se non bastasse, per gli istinti corsaioli Yamaha ha sfoggiato l’dizione limitata della R1 M, con sospensioni semiattive, serbatoio in alluminio e ulteriori potenzialità nei controlli di guida a disposizione del pilota. Ma un’altra chicca è stata messa a prendere la scena, la rinnovata MT-09, una Tourer da 847cc per viaggi comodi e dal look completamente rivisto.

Ma molto altro ha alimentato EICMA 2014. Le sensazioni le ritrovate nella nostra foto gallery e nel nostro video. Da Motorage.it

Fabrizio Romano

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