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Stessi regolamenti assicurativi in tutta Europa: fattibile?

APERTURA_auto_europaL’incomunicabilità è un problema che riguarda molte persone: poniamo di dover svolgere la stessa identica cosa, ma in due paesi diversi. A causa della burocrazia e delle normative vigenti, ci troveremmo a dover sbrigare pratiche e azioni diverse a seconda del paese in cui ci troviamo, per arrivare ad avere lo stesso risultato. Per quanto riguarda l’RCA, è proprio così: la varietà di norme giuridiche comporta che la stessa compagnia assicurativa debba proporre polizze con condizioni differenti per ogni Paese, adeguandosi ai diversi regolamenti nazionali. Proprio questo aspetto fa lievitare i costi, oltre a creare uno stato di totale incertezza, perchè in questo modo né i consumatori né le aziende sono portati a stipulare contratti in un Paese diverso dal proprio.

Se avessimo un incidente, ad esempio, in Francia, il risarcimento dei danni avverrà in base alla normativa in vigore nello stato in cui il danno è stato inflitto, in base alla cittadinanza del danneggiato oppure del danneggiante? Quale sarà la legge che regolerà i rapporti tra vittima e responsabile dell’incidente? Secondo la disciplina comunitaria, prevale la legge del paese in cui è avvenuto il fatto, ma la risoluzione a tutti i problemi non è questa. Esistono dei casi in cui dei risarcimenti vengono riconosciuti legalmente in uno Stato e non in un altro, seppur in riferimento allo stesso avvenimento. Il problema è proprio quello dell’incomunicabilità.
In questo momento, se ci si trasferisce in un altro paese, si è costretti a stipulare una nuova assicurazione auto, perché quella sottoscritta nel proprio paese non ha validità oltre i confini nazionali. Senza contare che molto spesso si possono perdere tutti i diritti acquisiti sulle polizze e i relativi sconti bonus malus: in altre parole, bisogna iniziare da capo ad ogni trasferimento.
Ѐ proprio per questi motivi che da anni si cerca di formare un mercato assicurativo unico in Europa.
Un Rapporto della Commissione Europea ha evidenziato come ‘’il commercio trasfonteliero nel settore delle assicurazioni sia tutt’altro che agevole’’: nell’U.E. vengono pagati oltrefrontiera solo lo 0,6% dei premi sugli autoveicoli, e il 2,8% dei premi sui beni. Sarebbe necessaria una revisione delle normative nazionali per creare un unico sistema che gestisca tutti gli aspetti legati al mondo assicurativo, in particolare quello dei premi assicurativi.
Un sistema unificato potrebbe portare a una riduzione delle tariffe RCA, bisogna però abolire ogni forma di protezionismo che favorisce le compagnie nazionali. Sarà davvero fattibile?

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