A conferma di quanto afferma Papa Francesco: “i tesori del Vaticano devono essere utilizzati per fare del bene”, trentotto spettatori privilegiati sono stati ammessi al concerto privato nella cappella affrescata da Michelangelo.
Papa Francesco è deciso a inserire la Chiesa nel XXI secolo, ma in questa occasione non si tratta di una questione di sinodo piuttosto di un problema molto più terrestre anche se di alto valore morale e sociale: conquistare nuovi benefattori in grado di finanziare le buone azioni papali nell’ambito dell’operazione “Art for Charity”. Così sabato 18 ottobre, per la prima volta alcuni appassionati di Porsche, proprietari di vetture di questo marchio, hanno pagato 5.000 euro per partecipare a una “processione motorizzata” che li avrebbe portati a Castel Gandolfo, residenza estiva dei Papi e poi nella Città del Vaticano.
Tutto questo si è concluso con un concerto nella Cappella Sistina offerto dall’Accademia Santa Cecilia, preceduta da una cena nei saloni dei Musei vaticani. Un avvenimento simile non si era mai visto, ma si sa, l’automobile ormai fa parte della nostra vita quotidiana, anche quella ecclesiastica. La storia non dice se Papa Francesco sia un appassionato delle Porsche, ma forse questa manifestazione può avergli suggerito il modello da scegliere per la sua prossima “papamobile” in sostituzione dell’attuale Mercedes.
